Roma, dove tutto diventa munnezza e la munnezza si fa oro

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Raggi e MuraroRoma “Caput mundi” ma soprattutto “Caput italietta” dove tutto diventa munnezza ma, per contro, e qui stà l’istrionica verve tutta italiota, la munnezza diventa oro e lo dimostrano tanti casi del passato come l’ultimissimo, quello definito “della signora munnezza” che, per fare nomi è cognomi, viene identificata in Paola Muraro, assessore all’Ambiente del Comune di Roma e, in passato, consulente di Ama. In merito a questa poco chiara commistione il Codacons ha rilevato un conflitto di interessi ed ha quindi chiesto alla Corte dei Conti, nell’ambito della propria sfera di competenza, di voler verificare se i fatti rilevati siano stati fonte di danno erariale per il Comune di Roma, individuando le eventuali responsabilità: ”Il conflitto di interessi delineato in questa fattispecie – scrive il Codacons nell’esposto – avrebbe carattere perpetuo data la carica di assessore all’Ambiente e dunque il potere e dovere di intervenire nel settore dei rifiuti urbani durante l’intero mandato”.

Ma non è solo il Codacons a non vederci chiaro e a sentire “puzza di munnezza” c’è anche il pm Alberto Galanti come ci informano Angeli e Salvatore nel loro articolo pubblicato oggi su Repubblica e che qui vi proponiamo:

Rifiuti, i sospetti del pm: “Muraro aiutò Cerroni” FEDERICA ANGELI e FRANCESCO SALVATORE

Si indaga sui rapporti con il ras delle discariche. E spunta una telefonata tra l’ex consulente Ama e Panzironi: “Su quell’affare a Dubai ti aiuto”

ROMA. Non solo Mafia capitale e i rapporti con il ras delle coop Salvatore Buzzi, mai rivelati all’M5S. Nell’indagine per associazione per delinquere e traffico di rifiuti su un altro potente, il re delle discariche romane Manlio Cerroni, l’attenzione del pm Alberto Galanti è appuntata anche sul ruolo avuto con l’ex superconsulente, l’attuale assessora all’Ambiente, Paola Muraro. Il sospetto su cui i pm stanno facendo luce è che ci siano stati tra lei e Cerroni, “contatti non diretti”, spiegano, da cui il ras dell’immondizia potrebbe essersi avvantaggiato. Su Cerroni, l’assessora ha detto di aver dato un contributo decisivo nel farlo uscire perdente da un contenzioso milionario, ma resta un fatto che nel blitz in streaming all’Ama, il neo esponente della giunta abbia intimato di utilizzare proprio il tritovagliatore di Rocca Cencia, ora gestito dalla Colari, facente capo a Cerroni. L’inchiesta di Galanti si occupa proprio di quel tritovagliatore che vede indagate 9 persone tra soci di Cerroni e funzionari Ama. Uno snodo importante è accertare la natura dei contatti tra l’allora consulente in Ama e Cerroni, emersi dai primi accertamenti. Altro capitolo, l’inchiesta parallela per truffa e frode che lo stesso sostituto procuratore sta portando avanti sui due impianti Tmb (trattamento meccanico biologico) della municipalizzata romana di via Salaria e Rocca Cencia. Impianti appunto sulla cui regolarità Paola Muraro aveva messo il visto per le sue competenze.

Sul fronte Mafia Capitale spunta ancora una intercettazione, anche questa non rilevante sul piano penale ma che mostra quanto la Muraro più che una semplice consulente esterna fosse dentro il sistema Ama negli anni in cui direttori generali e amministratori delegati erano intercettati dai carabinieri del Ros. Siamo al 20 luglio del 2013 e l’ad Franco Panzironi è già fuori da Ama. A dirigere la municipalizzata c’è Giovanni Fiscon. Ma Panzironi dalla scrivania di un’altra azienda del Comune, la Roma Multiservizi, continua ad avere un ruolo in Ama. Uno dei suoi referenti è proprio Paola Muraro, in stretti rapporti con Fiscon. “La dottoressa Muraro – si legge nelle 88mila pagine dell’inchiesta Mondo di Mezzo che ha svelato gli intrecci di Buzzi e Carminati con la politica – su segnalazione di Fiscon, contatta Franco Panzironi per dargli ulteriori dati sulla questione del Salario (uno degli impianti tmb oggi sotto inchiesta, ndr) in vista dell’appuntamento con la Procura di Roma fissato per la mattina di lunedì 22 luglio”. Per questa vicenda le consulenze della Muraro fornite per conto di Ama sono già state giudicate da un pool di superperiti veritiere al 20% rispetto a quelle eseguite da tecnici della procura. La telefonata riportata viene segnalata come “importante” sui brogliacci dagli investigatori. “Successivamente Franco Panzironi – relazionano i carabinieri del ros – informa la Muraro che sta realizzando un’ipotesi per Dubai per lo smaltimento di rifiuti”. Lei accetta di aiutarlo. Anche su questo legame si indaga.

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vivicentro/ Roma, dove tutto diventa munnezza e la munnezza si fa oro STANISLAO BARRETTA
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