New York – New Jersey, ‘cellula attiva’: 5 fermi. Nuovi ordigni a New Jersey

Uno zaino con cinque dispositivi è stato ritrovato nella stazione dei treni di Elizabeth. Altre...

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Uno zaino con cinque dispositivi è stato ritrovato nella stazione dei treni di Elizabeth. Altre tre “pipe-bomb” ritrovate, sempre in New Jersey, in bidoni spazzatura. Secondo le autorità, possibile cellula terroristica in azione nella zona. Le autorità federali e locali statunitensi sono al lavoro per indagare. Arrestati i sospetti delle esplosioni che hanno ferito 29 persone.

Mentre New York ancora si interroga sul movente dell’esplosione avvenuta nella notte tra sabato e domenica, che ha ferito 29 persone e mirava “a provocare più danni possibile” altri ordigni, fino a cinque, sono stati ritrovati in una stazione ferroviaria nel New Jersey e uno è esploso durante i tentativi di disinnescarlo.

Il sindaco della città Chris Bollwage, intervistato dalla CNN, ha detto che, secondo lui, “chiunque abbia gettato lo zaino cercava di sbarazzarsene, non si tratta di una zona particolarmente congestionata”. Intanto il traffico locale e’ fortemente sovvertito. La societa’ che gestisce i collegamenti, New Jersey Transit, ha sospeso i servizi tra l’aeroporto Newark Liberty Airport ed Elizabeth e mentre i treni diretti ad Amtrak New Jersey sono stati fermati a New York Penn Station.

Gli ordigni sono stati ritrovati intorno alle 21.30 da due senza tetto che stavano rovistando nel bidone della spazzatura e non erano pronti ad esplodere visto che non sono stati trovati telefoni cellulari o dispostivi collegati alle bombe. Per il momento non è chiaro nemmeno se l’incidente di Elizabeth sia in qualche modo collegato con la deflagrazione dell’ordigno collocato sempre in un bidone della spazzatura nei pressi di un ente benefico a Chelsea, New York, che ieri ha provocato il ferimento di 29 persone o nell’altro incidente sempre in New Jersey dove sono stati scoperti tre dispositivi collocati all’interno di tubi e collegati tra loro con dei fili (pipe-bomb), che tuttavia non hanno provocato problemi. La bomba collocata ad Elizabeth è stata comunque neutralizzata con l’aiuto degli artificieri che hanno fatto detonare l’ordigno in modo controllato. Secondo le autorità americane, a quanto riferisce la Nbc, potrebbe esserci una cellula terroristica in azione con molti componenti attivi proprio nell’area di New York e del New Jersey.

L’esplosione nel New Jersey arriva in concomitanza con l’arresto di cinque persone per l’esplosione di New York, notizia rilanciata dai media americani, ma ancora non confermata a livello ufficiale. Sempre la stampa sostiene che l’ordigno fatto esplodere nel quartiere di Chelsea a Manhattan e quello ritrovato a pochi isolati di distanza, fossero entrambi pentole a pressione, simili a quelle utilizzate nell’attentato contro la maratona di Boston nel 2013. Vicino ai due ordigni, le telecamere di sicurezza hanno inquadrato una stessa persona, che le autorità stanno cercando di rintracciare. Intanto, sono stati mobilitati migliaia di agenti supplementari lungo le strade di New York, pronta a ospitare i leader di tutto il mondo – è arrivato anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi – per un’Assemblea generale delle Nazioni Unite incentrata sul tema dell’immigrazione.

Oltre a quello di New York, nel fine settimana negli Stati Uniti ci sono stati altri due attacchi: uno in un centro commerciale in Minnesota, dove un uomo armato di coltello ha ferito otto persone prima di essere ucciso e un altro a Seaside Park, sempre nel New Jersey, dove un ordigno artigianale collocato in un bidone della spazzatura era esploso senza provocare feriti lungo il percorso di una gara organizzata per i Marines, senza causare feriti.

vivicentro.it/cronaca/ fonti da agenzie: asca/agi/agv

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