Iran, la Guardia Rivoluzionaria spara sui manifestanti

Iran, la Guardia Rivoluzionaria spara sui manifestanti E’ di otto morti il bilancio degli scontri...

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Iran, la Guardia Rivoluzionaria spara sui manifestanti

E’ di otto morti il bilancio degli scontri in Iran durante le proteste contro il governo a Droroud, nel Lorestan: sei persone sono state uccise e diverse altre ferite quando agenti della Guardia Rivoluzionaria hanno sparato per disperdere una manifestazione, nell’Iran centrale. Siti web dell’opposizione hanno pubblicato online filmati in cui si vedono migliaia di persone che partecipano a manifestazioni di protesta notturne. Altre due persone sono state uccise nelle ore successive.

“Il governo iraniano dovrebbe rispettare i diritti del suo popolo, incluso quello di espressione. Il mondo sta guardando”. Lo scrive in tweet la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, in merito alle manifestazioni degli ultimi giorni in Iran. Tweet poi ripostato dal presidente Donald Trump. Ci sono notizie di “proteste pacifiche dei cittadini iraniani stufi della corruzione del regime e dello sperpero di ricchezze nazionali per finanziare il terrorismo all’estero”, aggiunge la portavoce.

Governo avverte, evitate raduni illegali  – Il governo iraniano ha avvertito la popolazione di evitare “raduni illegali” mentre crescono nel Paese le proteste contro il carovita e il regime. Lo riferisce la Bbc online. Ieri circa 50 manifestanti sono stati arrestati, mentre oggi sui social media si moltiplicano gli appelli a dare vita a nuove proteste in tutto l’Iran.

In 4000 partecipano a corteo pro-governo a Teheran
 – Circa 4000 persone hanno preso parte alla manifestazione filo-governativa a Teheran, mentre crescono nel Paese le proteste non autorizzate contro il carovita. Secondo le autorità, circa 50 dimostranti sono stati arrestati nelle manifestazioni di ieri in diverse città del Paese.

Conservatori commemorano ‘vittoria’ su proteste 2009 – I conservatori iraniani hanno indetto per oggi una manifestazione per commemorare l’anniversario della ‘vittoria’ del regime sulle proteste del 2009 contro la rielezione dell’allora presidente Mahmoud Ahmadinejad. Le proteste di allora, note anche come ‘onda verde’, furono guidate dai due ex candidati alle presidenziali, Mirhossein Mousavi e Mahdi Karrubi, finiti poi ai domiciliari. La manifestazione di oggi avviene mentre crescono le proteste contro il carovita e la situazione politica, compreso contro il presidente Hassan Rohani, con cortei in diverse città dell’Iran. Il governo di Rohani, insieme ad alcuni riformisti moderati, ha accusato gli avversari conservatori di essere dietro le proteste di piazza. Alcuni conservatori hanno infatti sostenuto i dimostranti affermando che il popolo ha il diritto di esprimere dissenso rispetto ai propri problemi economici, un diritto che era invece considerato come sedizione ai tempi delle manifestazioni del 2009, cui parteciparono milioni di persone dentro e fuori il Paese.

-Ansa

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