In un circo sequestrati tigri, leoni, un ippopotamo e un bisonte americano

I CC del Cites di Palermo hanno denunciato il rappresentante legale del circo per detenzione...

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I CC del Cites di Palermo hanno denunciato il rappresentante legale del circo per detenzione di animali senza autorizzazioni. Il servizio CITES.

I Carabinieri del Cites* hanno denunciato il rappresentante legale del circo che si trova a Palermo nella zona di via dell’Olimpo accusato di detenere animali pericolosi per la salute e l’incolumità pubblica senza le necessarie autorizzazioni.

I militari nel corso di un controllo hanno sequestrato due tigri, un esemplare ibrido tigre-leone, quattro leoni, un ippopotamo, un bisonte americano.

Alcuni animali sono stati affidati in custodia allo stesso rappresentante legale mentre i felini sono stati affidati al domatore, persona specializzata alla cura di leoni e tigri.

* La Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora), denominata in sigla C.I.T.E.S., è nata dall’esigenza di controllare il commercio degli animali e delle piante (vivi, morti o parti e prodotti derivati), in quanto lo sfruttamento commerciale è, assieme alla distruzione degli ambienti naturali nei quali vivono, una delle principali cause dell’estinzione e rarefazione in natura di numerose specie.

La CITES, che è compresa nelle attività del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), è entrata in vigore in Italia nel 1980 ed è attualmente applicata da oltre 180 Stati.

La Convenzione di Washington rappresenta oggi uno dei più importanti strumenti normativi internazionali per garantire la conservazione della biodiversità del nostro pianeta, rendendo sostenibile il commercio di oltre 30.000 specie tutelate. Compito prioritario per ogni Stato Parte è infatti quello di monitorare e regolamentare adeguatamente il commercio nazionale ed internazionale di esemplari e prodotti derivati da specie animali e vegetali al fine di scongiurarne l’estinzione, in una situazione congiunturale già gravemente sfavorevole per gli effetti negativi causati dalle molteplici attività umane e dai cambiamenti climatici che stanno distruggendo gli habitat naturali di numerose specie.

In Italia l’attuazione della Convenzione di Washington è affidata a diversi Ministeri: Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Ministero dello sviluppo economico e Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Quest’ultimo, ai sensi della normativa vigente, si avvale degli uffici specializzati CITES dell’Arma dei Carabinieri, che rilasciano apposite certificazioni per la riesportazione ed il commercio delle specie (esemplari vivi, parti e prodotti derivati) tutelate dalla Convenzione.

Il Servizio CITES dell’Arma è inoltre deputato a contrastare il traffico di specie protette sul territorio nazionale.

Per questa ragione, su tutto il territorio nazionale sono dislocati oltre 50 uffici CITES che rilasciano mediamente circa 80.000 certificati l’anno, (riguardanti animali riprodotti in cattività, ma anche zanne ed oggetti in avorio di elefante, articoli in pelle di rettile, tessuti e pellicce pregiati, piante ornamentali, legname e prodotti derivati dal legno) e sono quotidianamente impegnati in attività di verifica ed intelligence.

Un’altra importante funzione del Servizio CITES è quello di educare alla legalità e sensibilizzare i cittadini, tra i quali vi sono anche viaggiatori e turisti. Nei mercatini di molti Paesi esotici, infatti, si possono facilmente acquistare, per pochi euro, piante o animali vivi (scimmiette, pappagalli, rettili) oppure oggetti derivanti da specie animali e vegetali tutelate dalla CITES. Spesso il turista in partenza per una vacanza in paesi lontani non conosce l’esistenza di un accordo internazionale che tutela le specie animali e vegetali e non sospetta che l’acquisto di alcuni souvenir, acquistati in un momento felice e quasi mai con intenti speculativi, possano essere causa di pesanti sanzioni, oltre che del sequestro dei beni e, nei casi più gravi, anche di arresto.

È necessario quindi verificare, prima dell’acquisto, se gli esemplari o gli oggetti appartengono ad una specie protetta dalla Convenzione. Nella maggior parte dei casi si può richiedere l’assistenza delle Autorità di gestione locali. Nei casi dubbi e qualora non sia possibile ottenere l’autorizzazione prevista, si consiglia di desistere dall’acquisto.

Sono centinaia le specie animali e vegetali il cui commercio è vietato e decine di migliaia quelle regolamentate dalla CITES e dalla relativa normativa internazionale, dell’Unione europea e nazionale. Sono così protette molte specie di pappagalli, scimmie, rettili, cactus, orchidee nonché oggetti in avorio, gusci di tartaruga, animali impagliati, pelli di felini e molti altri esemplari.

È dunque importante sapere che:

È vietato importare, esportare, trasportare, vendere, esporre e detenere gli esemplari tutelati dalla CITES che siano sprovvisti dei necessari permessi. Specifiche sanzioni, anche di carattere penale, sono previste dalla legislazione nazionale, in caso di violazioni della Convenzione e dei Regolamenti Comunitari applicativi.

Si possono importare e/o (ri)esportare animali e piante, loro parti e prodotti derivati inclusi nelle Appendici della CITES e negli Allegati dei Regolamenti Comunitari solo se autorizzati. In Italia i certificati sono rilasciati dall’Arma dei Carabinieri (riesportazione e impiego commerciale all’interno della Unione europea) e dal Ministero dello sviluppo economico (importazione ed esportazione).

Non è necessario presentare alcun documento CITES per introdurre nell’Unione Europea, al proprio seguito, ovvero facenti parte del proprio bagaglio personale, le seguenti specie:

Caviale della specie di storione (Acipenseriformes spp.), etichettato, fino a un massimo di 125 grammi a persona

“Bastoni della pioggia” di Cactacee spp. fino a un massimo di tre per persona

Esemplari morti lavorati di Crocodylia spp. (esclusa la carne e i trofei di caccia) fino ad un massimo di quattro per persona

Conchiglie Strombus gigas fino a un massimo di tre per persona

Hippocampus spp. fino a un massimo di quattro esemplari morti per persona

Conchiglie di Tridacnidae spp. fino a tre esemplari per persona di peso complessivo non superiore a tre kg., dove per esemplare si intende una conchiglia intera o due metà corrispondenti

Esemplari di legno di agar (Aquilaria spp. e Gyrinops spp.) – fino a 1 kg. di trucioli, 24 ml. di olio e due fili di grani o rosari (oppure due collane o braccialetti) per persona, complessivamente.

L’ultimo aggiornamento all’elenco delle specie protette ai sensi del Reg.(CE) n. 338/97 è contenuto nel Reg.(UE) n. 2017/160 attualmente in vigore

Per saperne di più:

L’Autorità di gestione CITES è il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione per la Protezione della Natura e del Mare

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è Autorità competente al rilascio di alcune certificazioni CITES (riesportazione e per l’utilizzo commerciale nel territorio dell’Unione europea) e a tal fine si avvale del Servizio CITES dell’Arma dei Carabinieri. Il Ministero dello sviluppo economico è autorità di rilascio delle licenze di importazione ed esportazione.

L’Autorità Scientifica CITES è rappresentata dalla Commissione Scientifica CITES presso il Ministero dell’ambiente e tutela del territorio e del mare.

L’Arma dei Carabinieri è la forza di polizia deputata ai controlli sul commercio di specie protette e al contrasto del traffico di specie tutelate (cosiddetto “Enforcement”) sull’intero territorio nazionale.

La Guardia di Finanza è la forza di polizia deputata ai controlli sul commercio di specie protette e al contrasto del traffico di specie tutelate (cosiddetto “Enforcement”) presso le dogane. A tal fine si può avvalersi del supporto specialistico del Servizio CITES dell’Arma dei Carabinieri.

Adduso Sebastiano

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