Decima eruzione dell’Etna con caduta di materiale piroclastico

Decima eruzione dell’Etna da quando aveva improvvisamente eruttato a metà febbraio con una serie di...

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Decima eruzione dell’Etna da quando aveva improvvisamente eruttato a metà febbraio con una serie di esplosioni ed emissioni di cenere e lava

 

Decima eruzione dell’Etna con caduta di materiale piroclastico

Siamo alla decima eruzione dell’Etna iniziata stanotte con una pioggia di lapilli di discrete dimensioni che sta ricoprendo con un manto nero i paesi pedemontani del versante orientale del vulcano. La gente dei luoghi è anche preoccupata in quanto sovrastata da una immensa nube scura.

L’attività eruttiva era iniziata a metà febbraioImprovvisa e spettacolare eruzione dell’Etna” per poi proseguire in modo alternato ma costante nei giorni seguenti “L’Etna si calma, riapre l’aeroporto di Catania. La città coperta da cenere”.

Oggi il vulcano più alto d’Europa si è risvegliato in una maniera che ha preoccupato le popolazioni residenti alle pendici del versante orientale per la cenere anche di considerevoli dimensioni che continua a cadere sul territorio comprendo di nero ogni cosa.

Dalla Sezione di Catania-Osservatorio Etneo è un’istituzione scientifica pubblica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) viene comunicato alla 9:16 che “L’attività di fontana di lava al Cratere di SE (CSE) è cessata alle 07:10 UTC circa. Permane una debole attività di emissione di cenere. La nube vulcanica, che si disperde nel settore orientale, ha prodotto prevalentemente ricaduta di cenere e lapilli sui paesi etnei di Milo, Fornazzo, Trepunti, Giarre, Macchia di Giarre, Mascali, Riposto e Torre Archirafi. A causa della copertura nuvolosa, non è possibile riportare osservazioni sui flussi lavici che si sono espansi nella parte alta della Valle del Bove. A partire dalle 06:45 UTC il tremore vulcanico ha subito un rapido decremento dell’ampiezza portandosi a livelli medio-bassi; le sorgenti risultano in prossimità del CSE. Gli eventi infrasonici sono scarsi e di debole energia. L’analisi dei dati clinometrici ha mostrato variazioni a diverse stazioni durante episodio di fontana di lava, con valori massimi (circa 3 microradianti) registrati alla stazione di Cratere del Piano (ECP). I dati della rete GNSS nelle ultime ore non hanno mostrato variazioni significative”.

Un precedente comunicato faceva presente che da questa notte l’attività stromboliana al cratere di Sud Est (CSE) era passata a fontana di lava e dalle 6.20 aveva formato una colonna eruttiva che aveva superato l’altezza di 10 chilometri. disperdendosi in direzione Est. Riguardo i flussi lavici che si espandevano nella Valle del Bove, a causa della copertura nuvolosa non era possibile effettuare nessuna osservazione per stimare la quota dei fronti. Il tremore vulcanico, dalle 8 in poi di questa mattina, aveva raggiunto un’ampiezza media molto alta. Numero ed energia degli eventi infrasonici rimanevano elevati e le relative localizzazioni erano al cratere di Sud-Est. Si segnalano altresì danni gravissimi anche alle colture. La caduta di cenere vulcanica è superiore a quella di otto anni fa quando fu dichiarato lo stato di calamità.

Adduso Sebastiano

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