A Menfi (AG) nella Valle del Belice, la terra trema

Dal quindici luglio sono sedici le scosse telluriche che si sono susseguiti a Menfi in...

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Dal quindici luglio sono sedici le scosse telluriche che si sono susseguiti a Menfi in provincia di Agrigento nella Valle del Belice.

Sedici scosse di terremoto nell’arco di pochi giorni si sono registrate a Menfi, nell’Agrigentino, nella Valle del Belice. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato la prima scossa il 15 luglio di sera, con epicentro 6 chilometri a est del territorio comunale di Menfi. Nelle ore e giorni seguenti, sono state tra i 7 e i 10 chilometri di profondità.

Alle 11,41 di stamattina la terra è tornata a tremare, con epicentro localizzato dall’Ingv a 7 km a nord-est del territorio comunale. Un terremoto con la magnitudo più alta fino a questo momento, con 2.8 della scala Richter. Poco dopo, alle 11,56, c’è stata un’ulteriore scossa, di intensità un pò più bassa (2.2). Movimenti tellurici avvertiti dalla popolazione, e non solo a Menfi ma anche nei comuni vicini. Condizione che, malgrado non abbia causato danni, comincia a preoccupare i cittadini.

C’è in atto un movimento sismico sotterraneo che al momento è sotto esame da parte della sede di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che ha la competenza sulla Sicilia Occidentale e che studia sempre da vicino ogni movimento attraverso le proprie apparecchiature presenti nel territorio.

“Di sciami simili ne registriamo continuamente in tutta Italia – rassicura il sismologo Alessandro Amato dell’Istituto di geofisica e vulcanologia di Roma – È chiaro che, visto il precedente del 1968, quando si parla di Belice ci sia un’attenzione particolare». Amato parla per quell’area di «una sismicità diffusa ma in realtà di basso livello negli ultimi decenni”.

“In verità non si è riusciti a dare una spiegazione neanche all’evento di 50 anni fa – spiega ancora – Ci sono state delle interpretazioni, ma non esistono evidenze chiare geologicamente Si tratta di faglie cieche, che non affiorano, e di cui non conosciamo né il livello di potenzialità, né il loro orientamento”.

La zona interessata è storicamente un’area sismica vicina a quella tristemente nota del Belice, nella quale nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968 fu interessata da un violento evento sismico di magnitudo momento 6,4 e che colpì una vasta area della Sicilia occidentale, appunto la Valle del Belìce, compresa tra le province di Trapani, Agrigento e Palermo.

La Valle del Belice è una valle, prevalentemente collinare, costituita dal bacino idrografico entro il quale si estende il corso del fiume Belìce.

Adduso Sebastiano

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