Il nuovo modello ISEE

Con il decreto interministeriale Lavoro – Economia n. 363 del 29 dicembre 2015 è stata approvata...

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Con il decreto interministeriale Lavoro – Economia n. 363 del 29 dicembre 2015 è stata approvata la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’indicatore della situazione economica equivalente ISEE.

A far data dal 1 gennaio 2016, infatti, i nuovi modelli e le relative istruzioni sostituiscono la precedente modulistica.

La DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), ossia il documento contenente le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale atte a descrivere la situazione economica del nucleo familiare, è necessaria per la richiesta di tutte le prestazioni sociali agevolate, ovverossia quei servizi sociali o assistenziali la cui erogazione dipende dalla situazione economica che fa capo al richiedente.

Ma vediamo più in dettaglio quali sono le principali modifiche e le integrazioni alla modulistica necessarie per ottenere tale documento, così come riepilogate dall’INPS nel messaggio n. 7665 del 30 dicembre 2015:

  • 1. sono state aggiornate le indicazioni agli anni e sono stati inseriti i riferimenti alle dichiarazioni e certificazioni fiscali relative all’anno d’imposta 2014;
  • 2. è stata modificata la denominazione della casella riferita ai soggetti minorenni, precisando che tale casella deve essere barrata nel caso in cui il minorenne, nell’anno di riferimento, non abbia avuto trattamenti, redditi o patrimoni;
  • 3. è stata introdotta, per lo studente universitario, la casistica dell’unico genitore separato;
  • 4. nelle istruzioni si precisa che “l’adeguata capacità di reddito” deve essere riferita, in linea di principio, al singolo studente universitario. Tuttavia, se questi è coniugato, tale requisito deve essere valutato tenendo conto anche dei redditi del coniuge dello studente universitario;
  • 5. nelle istruzioni sono stati inseriti alcuni chiarimenti circa il patrimonio mobiliare;
  • 6. è stata introdotta una deroga al principio per il quale non vanno riportati in DSU i contributi a titolo di rimborso spese laddove le spese siano rendicontate.  In particolare, devono essere indicati i contributi per spese per collaboratori domestici e addetti all’assistenza personale poiché, seppur le stesse spese siano rendicontate, sono detratte dall’INPS in via automatica;
  • 7. è stata inserita una casella da spuntare nell’ipotesi di componente esonerato dalla presentazione della dichiarazione fiscale o di sospensione degli adempimenti tributari a causa di eventi eccezionali. Ciò consente una migliore individuazione delle ipotesi in cui i dati reddituali vengono autodichiarati dal dichiarante.

Pertanto, per consentire la corretta compilazione, la nuova modulistica e le relative istruzioni sono disponibili sul sito dell’INPS.

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