Viaggiare informati e con attenzione è meglio

Viaggiare, si sa, è sempre un rischio ovunque si vada e comunque ci si vada...

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Viaggiare, si sa, è sempre un rischio ovunque si vada e comunque ci si vada ma ….. ci sono luoghi e mezzi più pericolosi degli altri. Oggi alla lista va aggiunto anche il terrorismo ma, anche questo, ormai può succedere ovunque (ma in alcune parti è sicuramente più facile, è di casa) e comunque se ne parla un giorno si e l’altro pure per cui non credo che ci sia ancora qualcuno che ignori questo rischio. Oggi puntiamo il dito su quelle che, in questo periodo, sono le arterie del corpo Italia lungo le quali circola l’italico (spesso italiota) flusso motoristico e c’è da dire che anche in questo, l’italico corpicino proprio bene non sta, soprattutto in alcune delle sue parti per cui, onde evitare di ritrovarci annessi a qualche “infarto” improvviso, sarà bene prendere nota di alcune prescrizioni e dei sintomi dello stesso in modo da provare a prevenirlo, comunque a ridurne i danni evitando, ad esempio, orari ed abitudini (tipo smartphone, muso nello scarico di chi ci precede ed amenità varie del genere)

Per farlo facciamo uso dell’articolo scritto per la Stampa da Zanotti che, a sua volta, ha attinto e fatto sintesi di alcune statistiche del ministero e dell’ACI come anche di Data Journalism per l’incidenza degli smartphone nella percentuale di incidenti vari.

Ma leggiamo quanto scrive Zanotti:

  • State per mettervi in viaggio? Ecco le 5 autostrade più pericolose RAPHAËL ZANOTTI

Record di incidenti sull’Autosole, il chilometro peggiore si trova a Napoli: undici incidenti e 16 feriti

Se state partendo con la famiglia e gli amici alla volta delle agognate vacanze, attenzione a queste cinque autostrade, sono le più pericolose d’Italia: Autosole tra Milano e Napoli, Torino-Trieste, Adriatica tra Bologna e Taranto, Salerno-Reggio Calabria e Grande Raccordo Anulare di Roma.

Sebbene negli ultimi anni il numero di incidenti sia in costante calo grazie a migliori dispositivi di sicurezza, ma soprattutto grazie alla crisi economica che ha abbattuto il numero di veicoli sulle autostrade italiane, il periodo estivo resta uno dei più trafficati e pericolosi.

Secondo i dati dell’Aci che abbiamo analizzato chilometro per chilometro (in alto una rappresentazione grafica), l’A1 Milano-Roma-Napoli, altrimenti detta Autosole, resta il tragitto autostradale con il maggior numero di incidenti. Nel 2014 ce ne sono stati ben 1129, dei quali 39 mortali. Il bilancio a fine anno è stato di 51 morti e 2037 feriti con un tasso di incidentalità pari a 1,49 incidenti per ognuno dei suoi 743 chilometri.

QUEL MALEDETTO CHILOMETRO

Abbiamo scelto e isolato il chilometro più pericoloso dell’Autosole per ogni regione attraversata scoprendo alcuni particolari interessanti. Primo: a differenza di quel che si potrebbe pensare, il tragitto appenninico non è il più rischioso. L’Umbria risulta la regione più tranquilla dal punto di vista degli incidenti. Secondo: mentre al Nord i tratti più pericolosi li troviamo in corrispondenza di ingressi e uscite dall’autostrada, più si scende a Sud e più gli incidenti si accumulano in punti a volte inaspettati.

SEGUENDO L’AUTOSOLE

In Lombardia il chilometro peggiore è tra Cascina Castelletto e Mezzano. In Emilia Romagna a pari merito il chilometro 11 e 138, con 6 incidenti, all’altezza delle uscite di Parma e Reggio Emilia. Picco in Toscana in corrispondenza dell’incrocio con la Variante di Valico al chilometro 254. Ma nei quattro chilometri precedenti troviamo altri 21 incidenti. L’Umbria se la cava con 4 incidenti e 5 feriti all’altezza di San Lazzaro di Ficulle, tre chilometri a valle dell’uscita di Fabro in provincia di Terni. Nel Lazio è il chilometro in corrispondenza con il cavalcavia di Valmontone, in provincia di Roma, il tratto in cui bisogna guidare con particolare prudenza. Mentre in Campania troviamo il chilometro peggiore dell’intera tratta: ben undici incidenti nel chilometro in corrispondenza con il cavalcavia di via Provinciale Botteghelle di Portici, a Napoli. Un picco che si spiega anche con la particolare ambientazione dell’A1 in quel tratto: un’autostrada che attraversa la città.

LE ALTRE QUATTRO PERICOLOSE

Altre autostrade da tenere sotto controllo sono l’A4 Torino-Trieste (902 incidenti sui suoi 516 chilometri, picchi da dodici incidenti in corrispondenza del raccordo con l’A8 Milano-Varese e con l’uscita di Bergamo); l’A14 Bologna-Taranto, trafficatissima in estate per le spiagge romagnole, marchigiane e pugliesi (625 incidenti, con 9 incidenti, di cui uno mortale, all’altezza di San Lazzaro); sull’A3 Salerno-Reggio Calabria due tratti da tenere sott’occhio; l’uscita di Sibari nel Cosentino e quella di Pizzo nel Vibonese (in totale 333 incidenti con ben 18 morti); infine il Grande Raccordo Anulare di Roma, che con i suoi 678 incidenti in appena 68,2 chilometri ha un indice di pericolosità altissimo: 9,94 incidenti a chilometro.

E OGGI COME SIAMO MESSI?

Conoscere le autostrade che si stanno per imboccare è importante per la sicurezza. Tra il 1° gennaio di quest’anno e lo scorso 7 agosto la Polizia Stradale e i carabinieri hanno già rilevato 16.731 incidenti sulle autostrade italiane, in leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+0,8 per cento). Per fortuna sembra che gli esiti, per ora, siano migliori. Sono stati infatti 122 quelli mortali (in calo del 10,9 per cento), ma nei quali già 142 persone hanno perso la vita (anche qui un calo, del 6,6 per cento). Gli incidenti con lesioni sono stati 5006 (+5,6 per cento) e le persone ferite 8211 (+4,6 per cento). Gli schianti che hanno visto solo danni alle cose sono stati 11.603, in calo dell’1 per cento.

Per fortuna sembra che il momento più critico sia alle spalle. In agosto un solo giorno era indicato con il bollino nero: la mattina di sabato scorso. Sono da bollino rosso, invece, il 12, il 13, il 20, il 21, il 27 e il 28 agosto.

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