Roma, quartiere San Basilio: smantellato call center della droga (VIDEO)

GDF Roma, smantellato il “call center” della droga, 7 arresti per consegna di cocaina a...

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GDF Roma, smantellato il “call center” della droga, 7 arresti per consegna di cocaina a domicilio. Avevano annunciato con un sms la riapertura dell’attività

GDF Roma, smantellato il “call center” della droga, 7 arresti per consegna di cocaina a domicilio. Avevano annunciato con un sms la riapertura dell’attività (VIDEO)

Roma- Arreastati sette giovani italiani (3 in carcere e 4 ai domiciliari) rei di aver costituito un vero e proprio “call center” della cocaina, a loro si rivolgevano centinaia di persone per ricevere, a domicilio, le dosi di stupefacente.

L’operazione è stata condotta dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma che stamattina  hanno eseguito l’ordinanza emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del locale Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina.

Superando il concetto della “piazza di spaccio”, i fratelli Manolo (classe ’98) e Samuel Billocci (classe ’01) e Paolo Pirino (classe ’98, attualmente detenuto per l’omicidio di Luca Sacchi), avevano ideato un meccanismo “estremamente efficace, sia nell’ottica di facilitare la domanda che di ridurre i tempi e i passaggi al fine di soddisfarla, ma anche di minimizzare i rischi”, ha affermato il GIP.

I Finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno accertato che i sodali gestivano, con base operativa nel quartiere di San Basilio, un vero e proprio “centralino”, attivo tutti i giorni dalle 14.00 alle 02.00 di notte per l’acquisizione di ordini telefonici di cocaina, di cui poi curavano la consegna in tutta Roma tramite “pony express” reclutati, in prevalenza, tra i clienti in difficoltà economiche.

L’organizzazione era in grado di soddisfare, senza soluzione di continuità, dalle 30 alle 50 cessioni quotidiane nei giorni feriali, per arrivare anche a 80 nei giorni festivi e prefestivi con un  guadagno medio di circa 15.000 euro a settimana.

Per minimizzare i rischi, il “corriere” portava con sé una o poche dosi da recapitare e tornava più volte a rifornirsi per le successive consegne.

Il sistema ideato aveva consentito ai 3 giovani di allargare notevolmente il giro di clienti realizzando l’elevato “fatturato”, frutto dell’impresa delinquenziale attiva in un contesto già a fortissima presenza criminale di gruppi agguerriti e con superiore caratura malavitosa. E proprio come tutte le imprese, al termine del periodo di lockdown, il “call center di San Basilio” aveva annunciato la “ripresa dell’attività” con un sms promozionale: «Ciao bello\a sono Lele di San Basilio, siamo stati fermi x un po’ a causa del covid19, comunque da domani alle 14 fino alle 2 di notte risaremo attivi con amichetti a 30 e (mani o tmax a 230), disponibili a raggiungerti dove sei siamo tornati al top top, chiamami un abbraccio Lele».

Nel corso delle indagini, Paolo Pirino ha tentato di investire i due finanzieri che gli avevano intimato l’alt per un controllo: alla guida della sua auto, invece di fermarsi, aveva cercato di travolgerli prima di dileguarsi.

Il Tribunale di Roma ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti dei fratelli Billocci e di Paolo Pirino nonché gli arresti domiciliari per 4 “corrieri”: Sara PARISI (classe ‘90), Noemi Marchionni (classe ‘91), Marco Campanelli (classe ‘79) e Laura Lodi (classe ‘93).

L’odierna operazione rappresenta un ulteriore, importante risultato ottenuto dalla Procura della Repubblica, dal Tribunale e dalla Guardia di Finanza di Roma nella lotta al traffico di droga.

VIDEO GDF

Redazione Lazio/(Maria D’Auria)

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