Castellammare di Stabia – Apertura scuola, continuano le proteste

Continuano le proteste degli alunni delle Scuole secondarie di secondo grado di Castellammare di Stabia...

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Continuano le proteste degli alunni delle Scuole secondarie di secondo grado di Castellammare di Stabia contro il rientro in classe.

Gli alunni degli Istituti Superiori Stabiesi sono ancora mobilitati contro la ripresa della Didattica in presenza annunciata per il prossimo 1febbraio a causa dei rischi che il rientro in classe comporta.

Il governatore della Regione Campania, che sembrava disposto a procrastinare la riapertura delle scuole superiori a fronte di dati epidemiologici ancora allarmanti, ha dovuto decidere per il rientro a seguito di un ricorso al Tar presentato da alcuni genitori favorevoli alla didattica in presenza.

Già suonata la campanella in Campania per gli alunni della Scuola dell’infanzia e primaria, oggi è il turno degli alunni della Scuola Secondaria di primo grado e la settimana prossima tocca agli alunni delle Superiori.

Intanto a pochi giorni dalla riapertura il primo focolaio di contagio, nella Scuola Zanfagna di Via Consalvo a Fuorigrotta, dove nella giornata di ieri erano ben 18 i positivi al Covid-19.

Gli alunni del L.C. Seniore, del L.S. Severi, dell’ITC Sturzo, dell’I.S. Vitruvio, dell’IPS Viviani di Castellammare non ci stanno e, dopo aver affisso striscioni sui cancelli dei loro istituti, stamattina sperimentano una nuova forma di protesta: lo sciopero in DAD, con cui esprimono il loro dissenso in maniera responsabile, evitando gli assembramenti ma sensibilizzando l’opinione pubblica al problema.

La parola d’ordine di queste proteste è “rientrare in classe, ma in sicurezza”, perché allo stato attuale, fatte salve tutte le misure di prevenzione che saranno prese nelle scuole: distanziamento sociale e l’uso di mascherine, sanificazione degli ambienti e delle superfici e altre misure di contrasto alla diffusione della pandemia da Covid-19, la sicurezza totale nessuno è in grado di poterla assicurare.

Resta il problema della sanificazione dell’aria, potenzialmente infetta in spazi chiusi e condivisi per molte ore, come nelle aule scolastiche, dove mancano impianti di purificazione dell’aria. L’unico sistema è quello di arieggiare gli ambienti tenendo le finestre aperte, azione praticabile solo per un tempo limitato se si è in pieno inverno.

Altro problema è quello degli assembramenti sui mezzi pubblici e fuori dagli edifici scolastici, per il quale non è stata ancora trovata una soluzione valida.

Intanto è stata avviata sui Social la petizione “Dadxtutti scuolechiuse-salviamo 50000 vite – fermiamo il covid” che è già stata firmata da migliaia di persone, ma l’opinione pubblica è spaccata, perché molti vedono positivamente la riapertura delle scuole.

Le proteste continuano, mentre la situazione epidemiologica rimane critica e la possibilità di vaccinarsi in tempi brevi diventa sempre più remota.

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