Conferenza stampa del Premier Conte sul Dl per Natale, Capodanno e Befana

Questa sera la conferenza da Palazzo Chigi. Si andrebbe verso una restrizione. L’indice Rt torna...

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Questa sera la conferenza da Palazzo Chigi. Si andrebbe verso una restrizione. L’indice Rt torna a salire. I dati in Italia e Sicilia.

Dopo un braccio di ferro durissimo e cinque ore di confronto, sarebbe passata la linea dura a Palazzo Chigi. L’accordo finale nel Governo è quello di una zona rossa nazionale dal 24 dicembre al 6 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi. Per gli altri giorni feriali, invece, zona arancione (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio).

In tutto ci saranno, pare, 10 giorni di lockdown totale mentre altri 4 saranno di parziali chiusure. Resta inoltre il divieto di muoversi in più di due persone, in deroga al blocco della circolazione. Di fatto, si potranno invitare due persone senza contare gli under 14.

Il Consiglio dei ministri è iniziato poco dopo le 18 per l’approvazione del decreto legge sulla ulteriore stretta. In serata, è prevista la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte, l’orario non è stato ancora comunicato.

Intanto l’indice Rt nazionale torna a salire, raggiungendo quota 0,86. Il report settimanale dell’Istituto superiore di Sanità (Iss) relativo alla settimana 7 – 13 dicembre 2020 (dati aggiornati al 16 dicembre 2020) segnala un indice di trasmissione del Covid che torna superiore a 1 in Molise, Veneto e Lombardia.

«Si osserva per la prima volta un segnale di controtendenza dell’indice Rt della trasmissibilità rispetto alla settimana precedente nell’intero Paese, con ritorno di tre Regioni ad una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2 (Lazio, Lombardia e Veneto)» evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. Questo si realizza in un contesto europeo caratterizzato da un nuovo aumento nel numero di casi in alcuni paesi Europei (es. Regno Unito, Olanda e Germania).

L’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,86, in salita rispetto allo 0.82 del monitoraggio della scorsa settimana. Si riscontrano valori di RT puntuale inferiore a 1 in 16 Regioni/PPAA.

Sono tre le regioni con l’indice di contagiosità Rt pari a 1 o superiore a 1 secondo il monitoraggio settimanale, per il periodo 7-13 dicembre, aggiornati al 16 dicembre. Si tratta del Molise (1.18) , il Veneto (1.07) e la Lombardia (1). Il valore più basso è riferito alla Valle d’Aosta e alla Campania che registrano 0,63.

«L’incidenza in Italia rimane ancora troppo elevata e l’impatto dell’epidemia è ancora sostenuto nella maggior parte del Paese. Tale situazione non permette un allentamento delle misure adottate nelle ultime settimane e richiede addirittura un rafforzamento delle stesse in alcune aree del paese» aggiunge l’Iss.

«Nella settimana di monitoraggio si continua ad osservare nella maggior parte delle Regioni/PPAA un rischio Moderato o Alto con solo cinque Regioni/PA a rischio Basso di una epidemia non controllata e non gestibile. Questo andamento richiede rigore nell’adozione e rispetto delle misure evitando un rilassamento nei comportamenti» continua l’Istituto Superiore di Sanità.

Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 3.345 (08/12/2020) a 3.003 (15/12/2020). Anche il numero di persone ricoverate in aree mediche è diminuito passando da 30.081 (08/12/2020) a 27.342 (15/12/2020).

«Sebbene si osservi una diminuzione dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni – spiega ancora l’Iss – il valore è «ancora lontano da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Questo approccio ha mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100.000 in sette giorni».

Si continua ad osservare una diminuzione nel numero di casi non riconducibili a catene di trasmissione note (38.276 vs 49.967 la settimana precedente), con la percentuale dei casi rilevati attraverso attività di tracciamento dei contatti stabile al 24,6%. Si osserva, invece, un lieve aumento nella percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (34,7% vs 32,3% la settimana precedente).

«È complesso prevedere l’impatto che potrebbe avere il periodo di feste natalizie, tuttavia le aumentate mobilità e l’interazione interpersonale tipica della socialità di questa stagione potrebbero determinare un aumento rilevante della trasmissione di SARS-CoV-2 – aggiunge poi l’Istituto superiore di Sanità – Nella situazione descritta, questo comporterebbe un conseguente rapido aumento dei casi a livelli potenzialmente superiori rispetto a quanto osservato a novembre in un contesto in cui l’impatto dell’epidemia sugli operatori sanitari, sui servizi e sulla popolazione è ancora molto elevato» conclude.

Coronavirus in Italia (18 dicembre 2020):

Nelle ultime 24 ore si registrano 17.992 nuovi positivi (18.236  ieri) e  674 morti (683 ieri). Sono 179.800 i tamponi effettuati, in calo di circa 5mila rispetto agli oltre 185mila di ieri, secondo i dati del ministero della Salute. Il rapporto tra positivi individuati e tamponi effettuati sale ancora ed è al 10%, in lieve aumento rispetto al 9,8% di ieri. Tra le Regioni il numero maggiore di casi si è registrato in Veneto (4.211). Seguono Lombardia (2.744) ed Emilia Romagna (1.745).

Coronavirus in Sicilia (18 dicembre 2020):

Il dato dei ricoveri oggi per Coronavirus negli ospedali siciliani rispetto a ieri vede un decremento complessivo di 37 unità, così come riporta il bollettino quotidiano del Ministero della Salute. In terapia intensiva sono in cura 182 persone (tre in più rispetto a ieri). Il dato dei guariti è pari a 1532 persone. Ventotto i decessi (22 ieri). I nuovi soggetti positivi rilevati sono 731. I tamponi molecolari processati sono stati 8109.

Questo il report dei contagi nelle province: 27 Agrigento, 15 Caltanissetta, 356 Catania, 17 Enna, 89 Messina, 116 Palermo, 41 Ragusa, 41 Siracusa, 29 Trapani.

Nel mondo quasi 75 milioni di contagi e 1,6 milioni di morti covid. L’Europa ha superato il mezzo milione di morti: in Germania, quasi 34mila nuovi casi e record di decessi covid ma sono gli Usa il Paese più colpito con oltre 3mila morti e quasi 250.000 nuovi contagi ogni giorno.

Nella foto di copertina, il Foro romano e la Statua di Giulio Cesare.

Adduso Sebastiano

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