La Dia di Messina ha confiscato un ingente patrimonio ad un imprenditore di Naso (ME) condannato per usura e indicato vicino alla mafia
La Dia confisca beni ad imprenditore usuraio per oltre 8 milioni di euro
Nella mattinata odierna, la Dia, Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un decreto di confisca emesso dal Tribunale di Messina – Sezione Misure di Prevenzione, che ha colpito lāingente patrimonio nella disponibilitĆ di RUGGIERI Nunzio, imprenditore di Naso (ME) operante nei settori della macellazione e della commercializzazione allāingrosso di pellame.
Il provvedimento scaturisce da complesse indagini economico finanziarie, coordinate dalla Procura della Repubblica peloritana, guidata dal Procuratore Maurizio DE LUCIA, coadiuvato dal Procuratore Aggiunto Vito DI GIORGIO e culminate nella proposta di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale formulata dal Direttore della DIA.
La caratura criminale di RUGGIERI Nunzio, riferibile alla sua lucrosa e continuativa attivitĆ usuraria, ĆØ desumibile non solo dalla sentenza definitiva di condanna intervenuta nel 2009 per vicende risalenti agli anni 1998/2000, ma anche dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia LENZO Santo, legato ai sodalizi mafiosi nebroidei, che lo avrebbe indicato quale soggetto vicino ai vertici della criminalitĆ organizzata ātortoricianaā.
In particolare dalle deposizioni del LENZO risalenti al 2002 era emerso che il RUGGIERI, nellāanno 1999, tramite ARMENIO Carmelo āĀ referente del gruppo sul territorio di Brolo (ME) – āaveva chiesto che fossero incendiati i mattatoi di Sinagra, Barcellona Pozzo di Gotto e Giammoro, impegnandosi, nel contempo, a versare lire 50.000.000 allāorganizzazione mafiosaā circostanza che lo avrebbe verosimilmente favorito in quanto si trattava di attivitĆ economiche concorrenti. Lāintento criminoso non era giunto tuttavia a compimento āper lāopposizione dei rappresentanti della criminalitĆ organizzata barcelloneseā.
LāattivitĆ investigativa della DIA ha permesso di accertare come il RUGGIERI nel periodo oggetto dāindagine pur non avendo formalmente dichiarato redditi sufficienti a giustificare le sue smisurate disponibilitĆ economiche sia riuscito ad accrescere il proprio patrimonio personale ed imprenditoriale grazie alle illecite condotte usurarie, ricorrendo anche allāintestazione di beni a congiunti e parenti.
In particolare sono stati intercettati innumerevoli versamenti di ācontantiā confluiti nelle casse delle societĆ del RUGGIERI attraverso i quali lo stesso ha conseguito anomali incrementi di ricchezza.
Il provvedimento di confisca ha interessato compendi aziendali, beni immobili, beni mobili registrati e rapporti finanziari il cui valore complessivo ĆØ stimato in oltre 8 milioni di euro.
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