Era andato in Trentino sulla neve. Positivo al Coronavirus

Era andato in Trentino sulla neve un messinese insieme ad altri 40 amici. Ora è...

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Era andato in Trentino sulla neve un messinese insieme ad altri 40 amici. Ora è positivo al Coronavirus. I casi oggi in Sicilia.

Un 50enne di Messina è risultato positivo al test del Coronavirus dopo che era rientrato il 7 marzo da una settimana bianca in Trentino. L’uomo si trova ora ricoverato presso l’ospedale Papardo di Messina. I sanitari sono preoccupati, poiché l’uomo era a Madonna di Campiglio con un gruppo di circa quaranta messinesi. La comitiva era composta da professionisti e noti imprenditori messinesi ed erano partiti alla fine di febbraio 2020 quando già era noto il focolaio del Covid-19 nel Nord-Italia, ma malgrado ciò sono partiti lo stesso per andare sulla neve in Trentino.

Diversi di loro al rientro, pare, che si siano messi in quarantena volontaria. Le Autorità locali stanno cercando di risalire e rintracciarli tutti e anche coloro con cui sono venuti nel frattempo in contatto. Scatterà per ognuno la quarantena nelle more dell’esito del tampone.

Nel frattempo a Lascari, un paese della provincia di Palermo, ottanta famiglie sono isolate a casa per una particolare emergenza da coronavirus. Tutte le persone in quarantena volontaria hanno avuto contatti oppure partecipato a cene sociali con un uomo di 83 anni risultato positivo al tampone. Nei giorni scorsi era rientrato dalla Germania dove si era recato per incontrare il figlio. Al ritorno ha avvertito i sintomi del contagio. Ma prima di rivolgersi al medico e di sottoporsi ai controlli ha partecipato a Trabia a una cena sociale con gli amici di un’associazione, quindi è stato con altre persone a una cena a Sciara e infine si è intrattenuto con alcuni amici a improvvisati tavoli da gioco a casa propria. Tutti i contatti avuti dall’uomo in questi giorni vengono ora ricostruiti attraverso una minuziosa indagine promossa dal sindaco Giuseppe Abbate, che peraltro è un medico.

Le persone isolate costituiscono un’alta percentuale rispetto alla popolazione di Lascari che ha solo 3600 abitanti.

“La persona che è all’origine di questa catena – dice Abbate il sindaco di Lascari – ha una intensa attività sociale. In paese è sempre in giro e frequenta locali pubblici, che ora sono chiusi. Ha lasciato tracce di presenza in varie occasioni pubbliche”.

E intanto ha chiuso il pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Cervello di Palermo e tutte le urgenze vengono dirottate all’ospedale dei bambini Di Cristina. Dopo i due casi di medici positivi al coronavirus, stamane la direzione aziendale di Villa Sofia-Cervello ha firmato un protocollo d’intesa con i vertici dell’Arnas Civico che prevede la centralizzazione dell’area di emergenza al Di Cristina.

Vengono comunque definiti stabili le condizioni del medico di Ortopedia pediatrica risultato positivo, ricoverato in Malattie infettive, come anche della dottoressa del Pronto soccorso pediatrico, in isolamento domiciliare con sintomi simil-influenzali

A Catania è morto un paziente, uomo di 52 anni, positivo al coronavirus covid-19. È deceduto oggi nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cannizzaro, dove si trovava in terapia intensiva per insufficienza respiratoria. Lo ha comunicato con una nota l’azienda ospedaliera Cannizzaro “L’uomo, affetto da altre patologie, era stato preso in carico venerdì al pre-triage infettivologico con febbre, tosse e difficoltà respiratorie”.

In provincia di Catania è stato lo stesso sindaco di Zafferana Etnea, Salvatore Russo, a comunicare ai suoi concittadini la spiacevole notizia che il coronavirus è arrivato anche nel paesino alle falde del vulcano “Senza troppi giri di parole devo dirvi che un nostro concittadino risulta essere stato colpito dal Covid-19, presumibilmente contagiato dal figlio, arrivato con l’esodo di dieci giorni fa, da una delle zone rosse”. Il sindaco ha anche precisa che la persona in questione non avrebbe avuto alcun contatto al di fuori del suo nucleo familiari. I parenti dell’uomo sono stati comunque posti in isolamento.

A Siracusa un medico del reparto di cardiologia dell’ospedale Umberto I è risultato positivo al coronavirus. Così come da protocollo il reparto è stato sottoposto a sanificazione e naturalmente medici e infermieri del reparto, e chiunque altro possa essere entrato in contatto con il medico, si sottoporranno al tampone per verificare eventuale se siano stati o meno contagiati.

“Si è ricostruita la mappa dei contatti stretti su cui si è proceduto con le misure previste di controllo e di sorveglianza – hanno comunicato dall’Asp – Nel reparto dove opera il medico sono stati intrapresi i protocolli previsti per i pazienti ed al momento sono sospesi nuovi ricoveri pur rimanendo attivo un percorso di garanzia per le urgenze”. Le condizioni di salute del medico non destano particolare preoccupazione.

Oggi è stato dato via libera alla stretta sui collegamenti ai trasporti. Firmato dalla Ministra Paola De Micheli il decreto dopo che il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha lanciato l’allarme sul ritorno dei siciliani dalle regioni del nord “oltre 31 mila in pochi giorni”.

L’accordo tra Musumeci e la De Micheli prevede la sospensione dei collegamenti aerei, nazionali e internazionali, a eccezione di due voli al giorno tra Roma e Palermo-Catania; il blocco di tutti i servizi automobilistici interregionali e dei servizi marittimi per il trasporto dei passeggeri, garantendo solo quello merci. Saranno possibili gli spostamenti per i passeggeri da Villa San Giovanni e Reggio Calabria a Messina e viceversa, ma solo per comprovate esigenze di lavoro o di salute. Con Roma sarà mantenuto un solo treno intercity al giorno. Chiesti controlli sanitari più serrati su passeggeri in arrivo e conducenti di mezzi che trasportano merci. Il comma 2 dell’articolo 2 del decreto dei Ministri dei Trasporti e della Salute ha previsto inoltre la sospensione del trasporto marittimo dei viaggiatori da e per la Sicilia. Eventuali deroghe, per motivi di necessità, lavoro o salute, possono essere concesse solo dal presidente della Regione Siciliana. Per questo motivo è stata creata una mail alla quale far pervenire le eventuali richieste: dipartimento@protezionecivilesicilia.it.

Questi i casi di Coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 12 di oggi (lunedì 16 marzo), così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. In totale sono 213 i casi positivi registrati dall’inizio, di cui 95 ricoverati (20 in terapia intensiva), 108 in isolamento domiciliare, otto guariti e due deceduti. Questa la divisione nelle varie province: Agrigento, 22; Caltanissetta, 4; Catania, 96; Enna, 5; Messina, 11; Palermo, 37; Ragusa, 4; Siracusa, 21; Trapani, 13. Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.

Adduso Sebastiano

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