Divieto di avvicinamento per strattoni, calci, pugni ed un tentativo di strangolamento della moglie

La Polizia di Stato di Sciacca (AG) ha eseguito ad un sorvegliato speciale un divieto di avvicinamento alla moglie per percosse e per avere cercato di estorcerle denaro per l’acquisto di stupefacenti

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In Sciacca, personale della Polizia di Stato, nell’ambito delle attività istituzionali volte a reprimere le condotte delittuose che compongono i reati del cosiddetto “Codice rosso”, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare di divieto di avvicinamento, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, dietro richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sciacca.

Il provvedimento cautelare è stato eseguito a carico di un Indagato saccense, già gravato dalla misura della sorveglianza speciale, il quale risulta indagato per percosse, violazione della misura sopra indicata, tentata estorsione e lesioni in danno della moglie convivente.

L’uomo, per come riscostruito durante le indagini, si è reso responsabile di plurime condotte offensive sul coniuge – tra cui strattoni, calci, pugni ed un tentativo di strangolamento – cercando altresì di estorcere alla donna, in maniera insistente, denaro per l’acquisto di stupefacenti.

Per tali ragioni il medesimo è stato destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa ad una distanza inferiore a duecento metri, anche dal luogo effettivo di abitazione della stessa, con l’applicazione delle modalità di controllo a distanza, il cosiddetto braccialetto elettronico.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

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