Divieto di accesso in spiaggia agli animali. La Giurisprudenza dice si. Ma …

Una cittadina ci ha scritto che è incappata in un divieto di portare sulla spiaggia...

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Una cittadina ci ha scritto che è incappata in un divieto di portare sulla spiaggia il proprio cane seppure di media grandezza e con il guinzaglio.

Ci racconta una cittadina che era andata con il proprio cane su una libera spiaggia di un paese jonico ubicato quasi all’estremo della Riviera messinese, quando una persona, tra l’altro qualificatasi come il sindaco del luogo, le ha fatto rilevare che su quel litorale c’era il divieto di portare animali a seguito, indicandole un espresso cartello posto sul lungomare.

La ragazza si è scusata che non aveva visto il cartello, seppure le sembrava assurdo tale divieto in quanto il suo cane, di media taglia era anche tenuto al guinzaglio, sicché è andata subito via. Se c’è un’ordinanza del sindaco non è che si possa aggiungere altro.

Tuttavia, una recente sentenza del Tar Lazio, Sez. I, sent. n. 176 dell’11 marzo 2019 (ud. del 6 marzo 2019), ha stabilito che: “È illegittima per violazione del principio della ragionevolezza e della vigente normativa della Regione Lazio l’ordinanza del sindaco che, durante l’intera stagione balneare, dispone il divieto di accesso alle spiagge destinate alla libera balneazione per tutti gli animali da compagnia anche se sorvegliati e muniti di regolare museruola e guinzaglio. Nella fattispecie, il sindaco di Latina aveva disposto il predetto divieto stabilendo che gli animali potessero accedere esclusivamente alle spiagge degli stabilimenti balneari a pagamento presso le quali i concessionari avessero predisposto apposite zone destinate alla sosta degli animali” … P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio sezione staccata di Latina (Sezione Prima), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie … Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa”.

Nel 2014 anche il Tar della Calabria si era pronunciato contro una disposizione del Comune di Melito Porto Salvo della provincia di Reggio Calabria che vietava l’accesso sulla spiaggia agli animali.

Certo, non possiamo suggerire alla ragazza di ricorrere anch’essa al Tar. Ci vorrebbero alcune migliaia di euro e nel frattempo l’estate e forse pure la prossima passerebbe.

Diverso sarebbe se ci fosse stato il Co.Re.Co. (Comitato Regionale di Controllo), un Organo amministrativo regionale di accertamento sugli atti degli Enti e a cui sarebbe più semplice, economico e rapido rivolgersi. Da queste pagine se n’è da tempo, seppure vanamente, chiesto a tutta la politica nazionale e regionale, il civile ripristino (ma figurarsi se la feudale politica italiana e siciliana vorrebbe essere controllata dal cittadino).

Ritornando al tema, va evidenziato, che pur nonostante le sollecitazioni che arrivano da più parti, nonché dalle sentenze del Tar, non c’è una univoca normativa in Italia e neanche in Sicilia, seppure Regione a Statuto speciale, che quindi potrebbe legiferare e fare chiarezza in questo settore (ma figurarsi con la mentalità incancrenita della trasversale politica siciliana).

Per il momento nell’Isola la fruizione delle spiagge per gli animali è in genere vietata. E le multe sono anche salate per chi non rispetta la regola.

Purtroppo, come tutto e come sempre in questa Nazione, ognuno poi opera e interpreta come vuole, poiché non esistono leggi e giurisprudenze univoche, chiare, comprensibili, efficaci e severe, bensì notoriamente (e non si esclude anche in modo voluto da tanti e trasversalmente) una sorta di Torre Italiana di Babele del Diritto.

E d’altronde, malgrado la recentissima sentenza del Tar sopra menzionata, è notizia di ieri che a Pesaro nelle Marche, il proprietario di un cane è stato multato per aver violato il divieto di accesso degli animali in spiaggia che vige per tutta la stagione balneare, dall’1 aprile al 30 settembre. Non appena hanno visto il cane entrare in acqua, i bagnanti hanno segnalato il fatto alla Polizia locale che è intervenuta sanzionando l’uomo.

Al proprietario dell’animale è stato contestato di avere violato i chiari divieti, validi per tutta l’estate, di far entrare i cani in acqua così come previsto dal regolamento comunale. Sicché i vigili non hanno potuto fare altro che sanzionare con una maximulta di 1.032 euro il detentore del cane.

Un’altra multa dello stesso importo è stata applicata al proprietario che stava passeggiando con il suo amico a quattro zampe nell’arenile il mattino presto. All’uomo, sanzionato, è stato ricordato che i cani in spiaggia non possono entrare anche se al guinzaglio o con la museruola.

Cara amica che ci scrivi, noi ci abbiamo provato a darti una minima risposta, ma siamo in Italia e chi ci capisce da sempre cosa si può civilmente fare, ma persino, sempre civilmente. dire, è troppo bravo. Noi più di quanto sopra non sapremmo cosa aggiungere.

Ci dispiace per quanto ti è accaduto, seppure per un verso ti è andata di sicuro molto meglio del concittadino di Pesaro.

Non di meno, ci sono altri Comuni nella Riviera Jonica messinese che tollerano gli animali sui propri arenili e lungomari, come ad esempio Sant’Alessio Siculo, certo, come pure avverte la Giurisprudenza, con guinzaglio, ma anche paletta e guanto per raccoglierne le eventuali deiezioni. Oppure ci sono altri Enti locali nella medesima Riviera, come ad esempio Santa Teresa di Riva, che hanno previsto un apposito spazio circoscritto sulla spiaggia, la cosiddetta Bau Beach, dedicato ai nostri amici a quattro zampe.

Adduso Sebastiano

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