I disabili siciliani a Roma al Ministero e poi a Montecitorio

I disabili siciliani il 10 ottobre sono andati a Roma ad incontrare il sottosegretario Vincenzo...

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I disabili siciliani il 10 ottobre sono andati a Roma ad incontrare il sottosegretario Vincenzo Zoccano al Ministero della Disabilità e poi a Montecitorio la Presidente della Commissione affari sociali della Camera Marialucia Lorefice con le deputate Azzurra Cancelleri e Celeste D’Arrando per discutere dei disegni di legge in esame attualmente sul tema disabilità e di ulteriori proposte.

Il Ministero della disabilità è nato con questo nuovo governo 5stelle-lega, più esattamente come Ministero per la Famiglia e la Disabilità e si dovrà occupare di oltre 3 milioni di persone con almeno una limitazione funzionale. Secondo quanto rilevato dall’Istat, ci sono 1,5 milioni di persone con limitazioni fisiche, 2 milioni con alcune limitazioni nelle loro funzioni quotidiane, 900 mila con difficoltà nella comunicazione e 1,4 milioni costrette a letto o nella loro abitazione. Oltre 1,8 milioni sono i disabili gravi. La metà di questi con meno di 65 anni non riceve aiuti dai servizi pubblici. Il nuovo dicastero, riunendo competenze ad oggi suddivise tra diversi ministeri, si deve occupare di tutto questo.

In Sicilia si era intanto costituito un comitato “Siamo Handicappati No Cretini” una associazione di volontari che rifiuta qualunque forma di finanziamento, si batte ormai da tempo per il diritto di tutte le persone con disabilità ad avere una vita indipendente attraverso la corretta applicazione della normativa vigente in materia di disabilita.

Sono riusciti questi volontari, attraverso un forte lavoro di squadra e a sofferte ma clamorose proteste, ad ottenere in Sicilia l’Istituzione del Fondo Regionale per la Disabilità, con dotazione autonoma regionale di oltre 160 milioni di euro, in cui confluisce anche il ridicolo trasferimento, da parte dello Stato, di qualche decina di milioni provenienti dalla quasi simbolica provvista del Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze. Grazie a questo considerevole impegno finanziario si è cominciato in Sicilia a tamponare con un aiuto concreto, sebbene assolutamente insufficiente, la drammatica situazione in cui da anni versavano persone con disabilità gravissima, in un contesto sociale con numerosissime famiglie in stato di emarginazione e impoverimento progressivo per far fronte a bisogni ineludibili.

Grazie quindi alle proteste di questa associazione, alla sua efficace comunicazione sul web e con il sostegno di gran parte del mondo dello spettacolo che ha sposato le sue iniziative, la Regione ha disposto un primo censimento delle persone con disabilità, portando alla luce oltre 10.000 persone con disabilità gravissima, mai prima censite e a cui, sia pure a singhiozzo, si assicura da qualche tempo un assegno di cura.

Tuttavia la situazione complessiva continua a rimanere insostenibile malgrado qualche piccolo passo avanti. Per questo, in sintonia con altre associazioni nazionali, si sono recati a Roma per chiedere:

1) un aumento della dotazione del Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze – FNA- a 3 miliardi di euro dagli attuali 500 min;
2) Un sistema informatizzato nazionale della disabilita con integrazione delle banche dati regionali, per una mappatura omogenea su tutto il territorio nazionale;
3) L’istituzione  dell’  autorità garante delle  persone con  disabilita  di  livello  nazionale e omogeneizzazione delle normative regionali;
4) Una scuola con un sistema di controllo e monitoraggio omogeneo sul territorio nazionale affinché ci sia puntualità nell’erogazione dei servizi scolastici (trasporto, assistenza alla comunicazione, igienica, etc.;
5) il riconoscimento normativo della figura del caragiver familiare (o assistente familiare che è colui che essendo legato da vincoli affettivi aiuta un proprio congiunto non più autosufficiente);
6) Un fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche;
7) Una revisione del criterio di inserimento dei presidi e degli ausili specialistici al fine di garantire flessibilità rispetto alle specifiche esigenze di ogni singola persona.

A Roma, nel primo incontro al Ministero della Disabilità, hanno chiesto al sottosegretario Vincenzo Zoccano che ci sia da parte del Governo un atto di coraggio significativo, tempistiche e cronoprogrammi delle attività che diano entro pochi mesi delle risposte, o quantomeno una parvenza di avvio delle attività che rispecchino le promesse elettorali.

Zoccano ha riferito che il che il “Ministero provvederà ad una ricognizione interministeriale sulle politiche che ruotano intorno alle persone con disabilità”. “Questo Ministero” – ha proseguito Zoccano- “si prefigge l’obiettivo di essere un collante, un coordinamento anche rispetto al legislatore. La costanza con cui ciò avviene è testimoniata dalla presenza di alcuni parlamentari” (All’incontro era presente, tra gli altri, anche la deputata alla Camera Azzurra Cancelleri). “La fotografia che voi avete fatto la ritengo assolutamente realistica, reale in realtà, non allarmistica ma allarmante. È chiaro che voi siete qui come me, siamo qui per lo stesso motivo (…) Vi posso dire che queste richieste le accoglieremo tutte ma con tempi non prevedibili. Abbiamo ereditato una situazione veramente devastante degli ultimi 20 30 anni e dobbiamo ricostruire. Tutto questo non si fa entro l’8 novembre “.”Il mio impegno – prendetene tutti nota – ci sarà e presenterò proprio il vostro documento che rileggerò con attenzione visto che mi avete dato l’opportunità di farlo con una versione in braille che mi agevolerà moltissimo. E’ la prima volta che qualcuno ha avuto la sensibilità di farlo. Anche persone che mi conoscono non ci hanno mai pensato. Vi assicuro che lo porterò all’attenzione di Luigi Di Maio che lo farà visionare anche a Salvini, e di tutti i ministri, questo documento. Così come lo farà anche Azzurra Cancelleri che farà suo questo documento e lo porterà in Parlamento dove ha una certa considerazione anche con gli altri colleghi parlamentari. Vi ringrazio tutti di cuore perché credo che la trasparenza, l’onestà intellettuale e l’onestà politica personale di ognuno di noi qui non ci permette di sottrarci alle vostre richieste“. “Sono abituato a promettere solo quello che posso mantenere e quello che posso assicurarvi è che sarà data molta attenzione a questo documento che è molto tecnico, distinguendosi dai vari documenti arrivati a questo tavolo anche da parte di associazioni che si ergono a grandi conoscitori del mondo della disabilità. Credo che questo sia un documento lucido ottimamente ed eccellentemente tecnico, e posso affermare che il Presidente del Consiglio, i due leader politici e l’intera compagine del Parlamento lo prenderanno in debita considerazione“.

Il secondo incontro è stato con la Presidente della commissione Affari Sociali della Camera, Marialucia Lorefice, ove è stato illustrato il documento con i punti sopra citati. La deputata Azzurra Cancelleri ha raccontato la sintesi della riunione con il sottosegretario Zoccano, ribadendo ciò che egli aveva dichiarato e cioè “che ci sono stati problemi di bloccaggi a livello di interlocuzioni con vari Ministeri che hanno impedito cose che lui già voleva fare, però lui garantisce che le cose cambieranno e che le proposte si possono fare, ma sui tempi non ha dato risposte perché ritiene che non si possa entro l’ 8 novembre e lui promette solo quello che sa di poter mantenere”.

La Presidente Marialucia Lorefice ha dichiarato “da parte nostra la volontà di dare risposte e di fare cambiamento c’è, anche se so che, soprattutto per chi vive situazioni di disabilità è diventato anche stancante sentirsi dire …stiamo facendo… vi daremo risposte… In questo momento quello che possiamo fare con voi è cercare di ricostruire. Però, ripeto, in 100 giorni fare tutto quello che chiedete per il governo è impossibile. Io posso capirvi perfettamente perché, al di là della veste politica che noi ricopriamo, ognuno di noi ha una storia e anche condizioni di disabilità in famiglia, quindi vi posso assicurare che queste questioni le viviamo da vicino ogni giorno e siamo noi per primi che vorremmo dare delle risposte. Sappiamo quanto sia complicato darne ma vi posso assicurare che c’è il massimo impegno”. “Innanzitutto se avete proposte per la legge di bilancio che ci manderete noi vedremo se riusciremo a inserirle o meno o quantomeno interloquire con i ministeri per capire se c’è qualcosa che possiamo fare. Quindi, se è possibile fare qualcosa lo facciamo, però non posso farvi uscire con una promessa”.

I rappresentanti delle associazioni di disabili hanno chiesto di fronte anche alla deputata Valentina D’Orso, che venga almeno immediatamente calendarizzato in Commissione il disegno di legge sul caregiver familiare (o assistente familiare).

In conclusione. Le risposte ricevute non sono state definite esaurienti seppure si è dato atto che non è mancata la sensibilità e l’attenzione al problema. Nell’immediato sono mancate risposte concrete oltre che sono state espresse difficoltà per rivedere al rialzo, quanto meno per il momento, le previsioni di legge finanziaria e di bilancio 2019.

Le associazioni, siciliana e nazionali, si sono quindi dati l’impegno di lavorare in maniera di proseguire questo dialogo ed interlocuzione di rilievo con gli organi di governo senza escludere che, laddove non si vedessero fatti concreti specialmente sulla implementazione del Fondo Nazionale per le non Autosufficienze, sarà valutata una manifestazione nazionale davanti ai palazzi romani.

Da queste pagine tutta la solidarietà.

Le immagini sono tratte dalla pagina Fb dell’associazione “Siamo Handicappati No Cretini”.

Adduso Sebastiano

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