Arrestato De Vito, presidente 5stelle del Consiglio comunale di Roma, per presunte tangenti

Arrestato poiché avrebbe incassato direttamente o indirettamente delle elargizioni da un costruttore per lo stadio...

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Arrestato poiché avrebbe incassato direttamente o indirettamente delle elargizioni da un costruttore per lo stadio della Roma.

Arrestato all’alba con l’accusa di corruzione il presidente dell’assemblea capitolina, Marcello De Vito, quarantacinque anni, professione avvocato e Portavoce del Movimento 5stelle nella città. Secondo gli inquirenti, l’esponente M5s avrebbe favorito il progetto dell’imprenditore Luca Parnasi per la costruzione del nuovo stadio della Roma in cambio di elargizioni.

L’accusa è di corruzione. Il Comando Legione Carabinieri Roma di via Selci, hanno perquisito il suo appartamento. L’esponente 5stelle avrebbe incassato direttamente o indirettamente delle elargizioni, questa l’ipotesi dei Pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli, dal costruttore Luca Parnasi. De Vito, in cambio, avrebbe promesso – all’interno dell’amministrazione pentastellata guidata dalla sindaca Virginia Raggi – di favorire il progetto collegato allo stadio della Roma.

I Carabinieri stanno dando esecuzione alla misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma nei confronti di 4 persone (per 2 indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere e per i restanti due gli arresti domiciliari) e una misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale nei confronti di due imprenditori nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “Congiunzione astrale”, coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina, concernente un gruppo di persone dedite, in concorso tra loro, al compimento di condotte corruttive e di traffico di influenze illecite, nell’ambito delle procedure connesse con la realizzazione del Nuovo Stadio della A.S. Roma calcio, la costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e la riqualificazione dell’area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense. L’indagine ha fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate da imprenditori attraverso l’intermediazione di un avvocato ed un uomo d’affari, che fungono da raccordo con il Presidente dell’’Assemblea comunale capitolina al fine di ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari.

L’opinione.

Scrivevo ieri sera per un’altra vicenda analoga sulla mia pagina Fb: “… A volte penso, temo, che non se ne uscirà mai. Ci sono troppi corrotti, a tutti i livelli e da troppo tempo”.

Adduso Sebastiano

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