Di Noia dall’infanzia al Perugia, passando per l’esordio ed il gol più bello

Nella rivista on line del Perugia Calcio Matchday parola questa settimana a Giovanni Di Noia,...

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Nella rivista on line del Perugia Calcio Matchday parola questa settimana a Giovanni Di Noia, arrivato alla corte di Fabio Caserta nel mercato di riparazione. 

Giovanni Di Noia si è raccontato dall’infanzia alla paternità, passando per l’esordio nei campionati professionistici, all’impatto con Perugia. L’intervista parte dai sogni da bambino. Per il ragazzino Di Noia i primi idoli sono stati quelli di un simpatizzante interista: Vieri e Ronaldo. La curiosità è che mosso dalle gesta di due attaccanti di tal calibro, il desiderio era quello di emularli nel ruolo. Forse per questo all’attuale centrocampista, l’inserimento fa da arma al personale completamento. Certo avvicinarsi all’idea delle fenomenalità di Ronaldo è impresa ardua al solo pensarlo. Ed anche la massa di gol messi a segno in carriera da Christian Vieri ha ancora una peso specifico di importante riferimento. Comunque non male per uno che man mano che la sua carriera si dipanava, ha ricoperto tanti ruoli tranne proprio l’attaccante. Prima di giungere in mediana ha fatto dal terzino all’esterno alto ed in una occasione, apprendiamo, anche il difensore centrale. Strano invece che per uno di Bari vecchia non ci sia neanche un accenno, anche solo per presa visione, ad altro estro e fantasia come Antonio Cassano. Anche Di Noia tra le stradine di Bari Vecchia con gli amici d’infanzia trascorreva giorni felici, senza telefonini e solo con un pallone. Ma alla crescita, come rivela, han pensato i sacrifici dei genitori, che non smetterà mai di ringraziare per non aver mai mollato insieme a lui. Anche se il suo esordio è con il Chieti contro il Catanzaro, il coronamento del sogno si è realizzato nell’esordio in serie B con la maglia della squadra della citta natia: Bari. E nonostante il “San Nicola” resti il massimo degli inizi, il goal più bello lo individua in Chievo – Cremonese. Da 30 metri sotto l’incrocio, per liberare tutto ciò che aveva passato in 8 mesi di fermo dovuti ad infortunio. In attesa di un gol del genere in biancorosso, non appena la pandemia lo consenta potrà girare magari tra le stradine del centro, con compagna e figlio, di cui ha un tatuato il nome, vista la fresca paternità. Apprendiamo sempre da un altro significativo numero di Perugia Matchday Program sul sito ufficiale del Perugia Calcio.

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