Putin è disperato: Minaccia il nucleare e richiama 300.000 riservisti

Putin dice: «Non combattiamo più contro Kiev, ma contro la Nato». "Colpiremo con ogni mezzo". "Non è un bluff». E intanto richiama 300 mila riservisti. #Putin #russia #ucraina #guerra #atomica #minaccia #richiamo #riservisti #Territoriale #Integrità #Presidente #Cina #India #Turchia #onu #Biden #Lugansk #Donetsk #Kherson #Zaporizhzhia #Erdogan #Crimea

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Putin dice: «Non combattiamo più contro Kiev, ma contro la Nato». “Colpiremo con ogni mezzo”. “Non è un bluff». E intanto richiama 300 mila riservisti. #Putin #russia #ucraina #guerra #atomica #minaccia #richiamo #riservisti #Territoriale #Integrità #Presidente #Cina #India #Turchia #onu #Biden #Lugansk #Donetsk #Kherson #Zaporizhzhia #Erdogan #Crimea

Putin è disperato: Minaccia il nucleare e richiama 300.000 riservisti.

Il conflitto in Ucraina: vladmir putin (foto free common CC)Rinviato di una notte, arriva il farneticante discorso di Putin. Il capo del Cremlino appare sui teleschermi e promette che non si fermerà di fronte a nulla, nemmeno all’uso di «ogni mezzo a nostra disposizione” ed informa di aver predisposto il richiamo di 300 mila riservisti:

«Non combattiamo più contro Kiev, ma contro la Nato», afferma!

Il suo discorso provoca lo sdegno in quasi tutto il mondo mettendo a dura prova la pazienza sia degli intransigenti russi che avevano sostenuto la sua guerra, sia dei principali paesi non occidentali che l’avevano assecondata.

Pronta la replica, direttamente dal palazzo dell’Onu, di Joe Biden“La guerra nucleare non si vince. No all’escalation, irresponsabili le minacce del Cremlino”. 

Persino Pechino, a questo punto, gira la spalle allo Zar e all’alleato chiede non solo una tregua immediata ma dice no anche ai referendum per annettere Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia e va anche oltre chiedendo una soluzione diplomatica alla guerra in Ucraina dichiarando:

“Riteniamo che tutti i Paesi meritino il rispetto della loro sovranità e integrità territoriale e che gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite debbano essere osservati”. 

Vladimir Putin e Volodymyr ZelenskyAnche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che ci deve essere la pace e rincara la dose sul quanto espresso da Pechino affermando che ci dovrà essere il ritorno all’Ucraina del suo territorio ucraino, inclusa la Crimea, sequestrata nel 2014.

Intanto in Russia sale la tensione e anche nella capitale Mosca dove migliaia di cittadini scendono in piazza a protestare contro la mobilitazione e il richiamo dei riservisti annunciati dallo Zar che ha fatto scattare il panico tra i giovani che stanno provando a scappare in massa affollandosi al Confine finlandese e alla ricerca di biglietti aerei in partenza, solo andata, che risultano esauriti.

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