Notizie sui Gilet Gialli francesi che non arrivano in Italia se non tramite Facebook

Le notizie sul movimento dei Gilet Gialli francesi sono state improvvisamente quasi come rimosse da...

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Le notizie sul movimento dei Gilet Gialli francesi sono state improvvisamente quasi come rimosse da qualche mese nei nostri media.

Coincidenza vuole che a gennaio 2019 c’era stata la solidarietà dei due Vicepremier del Governo italiano, Di Maio e Salvini, ai Gilet Gialli francesi e da allora questi ultimi sono pressoché svaniti dalla nostrana Informazione.

Ma per fortuna siamo nell’epoca di internet e dei social, che se saputi usare con ragionevolezza sono una fonte di variegati comunicati, interpretazioni e valutazioni, tanto che diversamente non si apprenderebbero molte cose attraverso i “filtri” dei media e informazione collegate al trasversale e sistematico potere politico-istituzionale-giuridico-burocratico-economico-professionale-sindacale-imprenditoriale-bancario, europeo e italiano.

Sicché si è venuti a conoscenza di un accorato appello pubblicato da poche ore a firma di “Susanna” che si qualifica come “direttamente dai gilet gialli” e che si riporta in calce.

A leggerlo si scopre che poi le rivendicazioni non sono così dissimili dalle doviziose richieste che da anni vengono, seppure in modo più patinato (e timoroso) formulate in questa nazione dai cittadini non appartenenti ai codazzi del trasversale sistema.

D’altronde e purtroppo ad ogni latitudine, la Storia umana si ripete. E ciò che ancora peggio si ripresenta è che coloro che inizialmente propagandano di volere lottare l’arrogante sistema, finiscono poi con il prostituirsi intellettualmente (e pecuniariamente) vessando a loro volta i propri concittadini, esattamente se non peggio, come quelli che prima dicevano di volere combattere, divenendo dei tiranni, pubblicani, nazisti, sovietisti e da veterano siciliano aggiungo in gergo populista, anche mentalmente mafiosi.

In Italia e accaduto regolarmente da decenni dopo ogni elezione. Almeno fino all’anno passato. Ora infatti, tutti quelli ancora non asserviti o non assoggettati all’autocrate sistema, speriamo e scrutiamo che non accada più neanche con questo neoGoverno 5stelle-lega e rispettiva Maggioranza in Parlamento. Staremo a vedere.

Prima di passare al comunicato alcune brevi informazioni sui Gilet Gialli.

Il movimento popolare dei “gilet gialli” inizia a nascere tra la gente comune nel maggio del 2018 e prende il nome dai “gilet ad alta visibilità con due bande” (indumenti che si trovano nei negozi per la sicurezza stradale, sul lavoro e similari). Un movimento spontaneo che ha colto impreparato il presidente francese Macron. Il movimento non ha un leader o una organizzazione centralizzata. Le barricate erette ai caselli, alle rotonde e ai depositi di carburante sono state improntate tramite i social media. Tuttavia alcuni del movimento dei gilet gialli francesi hanno chiaramente un ruolo centrale. I due nomi più noti sono quelli dei due primi ideatori: Priscillia Ludosky considerata moderata ed Éric Drouet autotrasportatore di Melun dell’ala radicale. Vi sono stati altri cosiddetti leader e portavoce anche più estremisti, a volte apparsi solo in alcuni momenti per poi allontanarsi dalla notorietà, ma i due iniziali sono quelli più rappresentativi e ancora attuali. Di recente il movimento si è anche concentrato su temi politici e presumibilmente prossimi elettorali. D’altra parte se non si arriva ad essere dentro i centri nevralgici del sistema democratico non si possono cambia civilmente le precedenti (totalitarie) norme (contro i comuni cittadini e a favore di caste, corporazioni, ecc.).

Il comunicato:

Buongiorno, vi scrivo dalla Francia dove sono immigrata dall’Italia nel 99. Sono una delle portavoci dell’insurrezione dei gilets jaunes, in Dordogna. Abbiamo bisogno del vostro aiuto, dell’aiuto di tutti. Dico insurrezione perché non si tratta più né di movimento né di manifestazione sociale, questi stadi sono già superati da un pezzo. Abbiamo a che fare con un potere esecutivo sordo ad ogni rivendicazione e che tenta di risolvere un problema politico con la repressione violenta. Contiamo oramai più di mille feriti e 12 morti, centinaia di gente arrestata, tribunali in panne e non molliamo. Sabato prossimo, verremo trattati come hooligans, ritireranno fuori i blindati e continueranno a picchiare selvaggiamente vecchi e donne, a ferire mortalmente liceali, a gasare bambini. Questo mio post serve a far passare un solo ed unico messaggio : La violenza di cui vi fanno parte i media francesi é diventata disgraziatamente l’unica risposta umanamente possibile di fronte alla reazione del governo. Questo post é una bottiglia gettata in mare, spero il messaggio sia colto, letto e capito. Sono incaricata dal mio gruppo di contattarvi oltralpe per trasmettere quella realtà che tentano di nascondere senza alcuna vergogna. Resto a vostra disposizione per altri chiarimenti, testimonianze, prove irrefutabili. Grazie

Abbiamo iniziato ad occupare, ognuno nel proprio villaggio o città un punto nevralgico perché il governo aveva deciso di aumentare la tassa sulla benzina per finanziare la transizione ecologica, il che non era vero. Insomma, Macron ha mentito e ha iniziato ad essere insultante (siamo ignoranti, fumatori di sigarette che circolano con macchine inquinanti). La realtà è che sono mesi che ingoiamo rospi mostruosi (regali di milioni di euro a chi non ne ha bisogno e un trattamento fiscale allucinante per i più demuniti). Dunque abbiamo continuato a ritrovarci, a parlare tra noi e con le persone che passavano. Ci siamo resi conto che la popolazione era ai ferri corti. Anziani costretti a lavorare a 73 anni, madri che decidevano di non scaldare più la casa per comprare cibo piuttosto che elettricità… vi passo i dettagli, si piangeva ogni giorno davanti a situazioni insostenibili. Il 24 novembre molti di noi sono montati a Parigi. Pensavamo che sarebbe stato sufficiente essere numerosi per essere ascoltati. La sera stessa, abbiamo visto i tg mentire senza pudore sulle cifre; eravamo quattro gatti. Quelli che erano montati a Parigi si erano fatti bastonare dai CRS, erano traumatizzati sopratutto le signore di una certa età. Abbiamo preparato l’atto secondo, l’uno dicembre. Stavolta gli anziani sono restati e sono saliti a Parigi gente più giovane. La polizia ha controllato l’identità di chiunque voleva manifestare; chi mostrava i documenti è stato bloccato sui champs élysées come in una fan zone dalla quale non hanno potuto muoversi e quelli che non si sono sottomessi al controllo d’identità, perché non si è mai sentita una cosa del genere per manifestare, sono stati bloccati all’arco di trionfo e si sono fatti massacrare tutta la giornata. a questo punto le immagini violente hanno iniziato a circolare, ma si trattava di gente disarmata, che ha tentato di difendere la fiamma del soldato ignoto cantando la marsigliese, i black blocs fanno cosi?

Il giorno dopo, la gente piangeva per strada, è dura quando ti rendi conto che non sei più in democrazia; gli anziani che avevano già vissuto la resistenza tremavano di rabbia. I liceali hanno raggiunto il movimento due giorni dopo ed è stato un massacro, ragazzini sfigurati, occhi saltati, mani strappate dai flashball. Macron ha dato ordine di sparare sul suo popolo. Con la collaborazione delle televisioni che non fanno altro che diffondere immagini troncate. In sostanza, qui ci si chiede perché un governo che deve per forza conoscere le vere cifre dei simpatizzanti al movimento ( e siamo migliaia) tenti di provocare a tutti i costi una reazione violenta. Il 31 dicembre i suoi auguri di fine d’anno si sono ridotti ad un insulto deliberato verso la popolazione, trattandola di folla piena d’odio. Il punto è che ora la gente è veramente fuori di sé, ma vi assicuro che questo è il triste risultato di settimane di maltrattamenti e violenze, insulti e umiliazioni. Abbiamo in nostro possesso decine di filmati che confermano cio’ che vi scrivo. I prefetti hanno ordine di fare sparire tutto cio’ che c’è di giallo dalle strade, i porta voce come me si fanno imbarcare tutti i sabati senza ragione, gli avvocati si fanno trascinare fuori dai tribunali dalla polizia, siamo tutti schedati da novembre ed il prossimo sabato si annuncia una carneficina, lo so che è dura da credere, siamo i primi a svegliarci tutte le mattine sperando che non sia vero. c’è modo di diffondere la nostra testimonianza in altro loco perché sti maledetti 2000 caratteri non bastano! per favore”.

Nell’immagine di copertina tratta da Fb, appare in evidenza un cartello dei “gilet gialli” francesi sul quale è scritto: potere d’acquisto, giustizia giusta, alloggio degno.

Adduso Sebastiano

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