Il Vicepremier invia la Guardia di Finanza dal “furbetto” del Caf di …

Il Vicepremier lo aveva preannunciato domenica sera nella nota trasmissione “Non è L’Arena” de La7...

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Il Vicepremier lo aveva preannunciato domenica sera nella nota trasmissione “Non è L’Arena” de La7 condotta da Massimo Giletti.

Non è L’Arena” è una trasmissione che va in onda la domenica sera in cui ci sono dibattiti con ospiti in studio e approfondimenti legati a temi d’immediata attualità, con un particolare attenzione alla situazione sociale e alla politica quotidiana nel nostro Paese.

Domenica scorsa era intervenuto come ospite il Vicepremier Di Maio per rispondere alle domande sul Reddito di Cittadinanza. Nel corso dell’intervista è stato mandato in onda un video in cui, detto in breve, un esponente di un Caf (un centro di assistenza fiscale dove le persone si possono rivolgere per qualsiasi problema inerente il fisco) suggeriva come eludere i paletti per accedere al sussidio in questione anche non avendone i requisiti.

Il Vicepremier Di Maio già subito ebbe a dire che ancora non si sera capito che i tempi non erano più quelli per i furbetti di prima, tanto che appena si era insediato nel Governo aveva stipulato una convenzione con La Guardia di Finanza per tutelare le persone oneste e stanare i cosiddetti furbetti, soprattutto coloro che per concessione dello Stato devono indirizzare i cittadini ma per cose legali non su artifici illeciti.

Detto fatto. In un video pubblicato da poco sulla pagina del Vicepremier, Di Maio ha dichiarato di avere interessato del fatto il Comandante Generale della Guardia di Finanza e conseguentemente c’è stato un primo provvedimento contro quel “furbetto” del Caf la cui sede si è scoperto essere a Palermo nella Cgil.

Nel proprio video Di Maio ha aggiunto che nei prossimi giorni in quel Caf riceveranno i controlli della Guardia di Finanza. Infine rivolgendosi alla CGIL ha chiesto di accertare con chi si va a federare e cosa intende fare se l’Alpa non prenderà provvedimenti.

Il Vicepremier ha quindi invitato tutti i cittadini a segnalare al suo Ministero eventuali analoghe situazioni o altre anomalie riguardo al Reddito di Cittadinanza, come pure ha sollecitato gli aventi diritto a non farsi sviare in atti illeciti da persone senza alcune etica o deontologia, poiché le sanzioni e le pene che sono state previste, la cui legge è stata firmata nella giornata odierna dal Presidente Mattarella, sono piuttosto severe tanto che si può arrivare fino a sei anni di carcere.

Infine Di Maio ha detto che sta chiedendo ai tg e ai giornali in cui sono stati citati patronati (ente riconosciuto dal Ministero del Lavoro per svolgere le pratiche previdenziali gratuitamente) e similari, in cui si suggeriva come acquisire il Reddito di Cittadinanza pur non spettando, di dire chi fossero. Anzi se questa vicenda dei furbetti che consigliano come aggirare la norma dovesse ripetersi nei Caf e analoghi, il Vicepremier ha detto che chiederà che vengano rimossi dal registro nazionale dei Caf, che è presso il Ministero dell’Economia, quelli che continueranno a comportarsi in questa maniera indebita e che saranno anche denunciati.

Nel concludere il suo intervento il Vicepremier ha evidenziato come a fare i furbetti non sono di tutta evidenza coloro che essendo in difficoltà hanno necessità ad avere il Reddito di Cittadinanza, bensì sono quelli che stanno dietro le scrivanie o nelle poltrone e che ancora pensano che “tanto non ci sono controlli” come sempre in passato. Ma il Vicepremier Di Maio sta dimostrando che non sarà più così con questo neGoverno.

Adduso Sebastiano

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