Roma, Pallotta: “È finita la benzina. Sbagliate scelte estive”, Spalletti: “Siamo finiti con una ruota nel fango, ma abbiamo i cavalli giusti per uscirne”

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NOTIZIE AS ROMA – È cominciata con il botto questa giornata in casa Roma. Stamattina sono infatte rimbalzate delle dichiarazioni rilasciate dal presidente Pallotta ad una web Radio newyorkese in cui il numero uno della società giallorosso critica con severità gli ultimi (deficitari) risultati della squadra. ““Il Lione? Ho visto la partita, la cosa frustrante è che abbiamo giocato bene e avuto occasioni, penso che fosse finita la benzina. Abbiamo giocatori che stanno giocando tanto, sia a causa degli infortuni, sia perché la scorsa estate non abbiamo fatto tutte le scelte giuste su chi tenere e chi cedere. Mi piacciono molti giocatori giovani che abbiamo. Potevamo e dobbiamo cambiare politica sui giovani che abbiamo mandato in prestito, abbiamo tanti giocatori di talento e tante squadre stanno godendo dei loro benefici, ci avrebbero fatto comodo per dare riposo ai nostri titolari. A 5 minuti dalla fine, Kevin Strootman non tornava, camminava quasi. Non per attitudine, lui è un guerriero. E hanno fatto il quarto gol con un missile. Molti hanno giocato tanto. Prendiamo ad esempio Fazio, che ha giocato bene in molte partite, ma nelle ultime tre ha avuto un momento difficile. Negli ultimi due anni non ha giocato molto, penso sia un po’ stanco. Penso che alcuni abbiano un po’ di stanchezza. Nel caso del Napoli, prima della partita non avevo buone sensazioni per la formazione. Abbiamo inserito Salah a 35 minuti dalla fine, con lui abbiamo creato avuto almeno 8 occasioni e preso due pali. Ha aperto la partita, forse poteva essere messo prima o dall’inizio. Penso che lo abbia ammesso anche Luciano dopo la partita. Col Napoli potevamo fare meglio, col Lione abbiamo finito la benzina nel secondo tempo. Dobbiamo far andare meglio le cose con la Nike, se devo essere onesto. Non sono assolutamente soddisfatto del nostro accordo. Il nuovo stadio dovrebbe far entrare la Roma nei top 10 club europei per ricavi. Crediamo di poter far diventare la Roma un brand globale, il nuovo stadio ci aiuterà a farlo”. Queste le dichiarazioni che hanno portato su Trigoria una vera e propria bufera, tanto che qualche ora dopo Pallotta è intervenuto nella radio ufficiale della società per correggere il tiro.

PALERMO-ROMA – Alle 14, si è tenuta la consueta conferenza stampa della vigilia di Palermo-Roma, gara valida per la ventottesima gionata del campionato di Serie A. Spalletti ha parlato del momento complicato che i suoi stanno attraversando. Queste le parole del mister:

“Riguardo al bollettino non c’è molto da dire: sono tutti a disposizione. Faccio gli auguri a Flo (Florenzi, ndr), lo aspettiamo”.

Sulla carta la partita di domani doveva essere quella meno complicata di questo ciclo. È cambiata la dirigenza, c’è stato un richiamo della gente allo stadio… Questo può condizionare?
Sì, ci sono nuovi stimoli nella testa dei calciatori ma noi sappiamo cosa fare, l’obiettivo è abbastanza chiaro. La forza che abbiamo ci permette di andare a giocarci la partita per vincerla”.

Come si può uscire da questo momento?
C’è solo una strada: vincere la partita per rideterminare nella testa dei calciatori la tranquillità della forza che posseggono. È chiaro che ci sono da valutare anche altre partite perché la sconfitta non è una soltanto. Siamo finiti con una ruota nel fango ed io sono l’unico responsabile perché sono io che ho in mano il volante della macchina. È fondamentale avere sotto il cofano i cavalli giusti per uscire fuori e noi abbiamo la forza adatta per rimettere le ruote sull’asfalto e ricominciare il percorso iniziato. Non cambio idea, penso di avere un parco giocatori che mi permette di superare momenti difficili come questo”.

Pallotta ha rilasciato dichiarazioni ad una radio di New York in cui ha detto che contro il Napoli avrebbe messo prima Salah, a Roma Radio però ha detto che non si permetterebbe mai di contestarla pubblicamente. Cosa ne pensa di questi passaggi?
“Secondo me è una sola la lettura: voleva motivare i suoi giocatori e difenderli, magari mettendo anche in discussione l’operato dell’allenatore ma non fa una piega perché sono io l’unico responsabile. Si cerca di dire nello spogliatoio quella che sia una verità ma la cosa fondamentale è come ti guardano e mi hanno guardato nella maniera giusta. Poi di carne al fuoco ce ne è già abbastanza. Il presidente voleva difendere i calciatori, quello che dice di me non conta, so quello che devo fare e vado dritto per la mia strada. O si fan discorsi costruttivi,o io vado a fare l’allenamento”.

Pallotta dice anche che bisognerebbe valorizzare di più i giovani…
“Se si vuole andare a percorrere quella squadra bisogna smettere di parlare di vittorie finali. È una strada diversa, più ragionata e tranquilla. Noi si vuole ancora provare a vincere, ho fiducia nei miei calciatori, non cambio idea rispetto a quanto detto a dicembre”.

Gerson, Vermaelen, Mario Rui come possono prendere le dichiarazioni del presidente che dice che servivano i giovani per far rifiatare i titolari? E siccome diceva che ha visto Fazio e Strootman in difficoltà, rifiateranno contro il Palermo?
Io dico che non sono stanchi e voi continuate a dire che lo sono. Le statistiche europee degli ultimi 10 anni dicono che quando hai solo 2 giorni di riposo tra una partita e l’altra, le vittorie calano del 40% rispetto al normale. Avevamo vinto 10 partite (quasi il 70%) poi ne abbiamo perse 4 ma fanno parte dell’ultimo periodo in cui abbiamo avuto partite così ravvicinate. Mi avevano abituato bene ma questo è un dato. Son cose che possono succedere, ma è successo solo a noi di avere partite così ravvicinate. Sono andato da Baldissoni a chiedere di spostare al lunedì alcune gare ma poi sarebbe stato più pericoloso e abbiamo lasciato le cose come stavano. Florenzi si è rifatto male, era vitale recuperarlo, ma non sto tutti i giorni a dirlo. In base alla formazione che farò domani, 4 o 5 giocatori che non ho fatto giocare ci saranno.
Per quanto riguarda i giovani, devo vincere la partita di domani punto e basta. La stanchezza si vince con la responsabilità, la professionalità, la fermezza delle idee. Non metto assolutamente in discussione chi sono e come sono arrivato qui. Sto con la mia squadra di cui sono l’unico responsabile e so che mi porteranno fuori da questa situazione”.

Lei starà qui insieme alla squadra anche il prossimo anno?
Il presidente si è preoccupato di farmi dire delle cose da Baldissoni. Se vinco rimango, se non vinco non rimango. Me lo puoi domandare quante volte ti pare, ma io resto coerente con la mia posizione, come per i calciatori, che ho accettato, voluto e desiderato. In un momento come questo conta il risultato sul campo, non il contratto. Chi vuole bene alla Roma non pensa al contratto, pensa al risultato di domani perché è quello che ti dà lo sbocco per i tuoi obiettivi. Se non fai risultati, sarai sempre limitato per quello che puoi ricevere dal futuro. Mi aspetto una bella reazione dai calciatori che metterò dentro avendoli fatti giocare poco. La lunghezza del contratto, se uno ci pensa, è segno che non ha capito la situazione e che non vuole bene alla Roma”.

Che idea si è fatto sul rigore dato alla Juve ieri?
“Mi sarebbe piaciuto fare il direttore di gara, i nostri sono i migliori al mondo nel ruolo, sono forti per cui non vado a dare opinioni su ciò che è successo, non ne avrei le capacità”.

Sul mercato di gennaio la Roma ha fatto movimenti che hanno inciso poco sulla qualità della rosa. Hai detto prima che serviva qualcuno, poi che andava bene la rosa così com’era. Alla luce di questi risultati, sarebbe stato utile comprare qualcun altro?
“Io parlo dei miei. I miei obiettivi e programmi sono quelli di vincere domani, tirare fuori la ruota, perché la seconda è libera. In seguito si può parlare di tutto ma ora non facciamo altra confusione. Se stiamo qui a parlare di ciò che è successo è fiato sprecato, non si recupera. Il primo che fa discorsi da bischero dentro lo spogliatoio va fuori, servono discorsi costruttivi mirati a domani. Voglio vincere le partite, questo periodo mi ha messo in difficoltà ma so con chi ho a che fare e non si sta comodi in questa situazione in cui siamo finiti”.

Dzeko è uno dei pochi ad aver scavallato i 3000 minuti giocati. Domani potrà rifiatare e che giochi Totti?
“Sì, c’è la possibilità che riposi, Francesco comincia la partita dalla panchina”.

Perotti ha visto il suo minutaggio in notevole calo. Cosa è cambiato rispetto allo scorso anno e come sta vivendo in questo momento?
La squadra ha trovato un equilibrio quando non l’ho fatto giocare e devo tener conto anche di questo. Lo stesso discorso vale per El Shaarawy. Ora diventa indispensabile Salah, ma quando era in coppa abbiamo vinto tutte le partite. Se nei momenti in cui devo scegliere e sterzare sterzo male, la ruota finisce nella buchetta”.

Oggi il Corriere della Sera scrive che lei avrebbe un pre accordo con la Juve. È vero? E resta se vince che cosa?
“Non ho firmato nessun pre contratto con nessuno”.

Claudia Demenica

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