Il Pescara è in serie A: cosa aspetta il Delfino?

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Pescara – Una promozione meritata, assolutamente legittimata dai  play off disputati da grande squadra, con grande personalità e con grande qualità. Il tiki taka di Oddo, fatto di pressing, fraseggi sulla linea mediana, e di inserimenti da parte degli esterni di centrocampo, caratterizzato dal gioco veloce con la palla sempre a terra, ha entusiasmato i tanti tifosi, che fino alla prime luci dell’alba, hanno festeggiato il ritorno nella massima serie dopo 3 stagioni in serie B. Si tratta della sesta promozione nella storia della società Dannunziana. Una menzione particolare merita il bomber del Pescara e della cadetteria, Gianluca Lapadula: 30 reti, senza nessun rigore calciato. Un vero record per “Lapacadabra”.

Ora, partendo proprio dalla negativa esperienza nell’ultima avventura nella massima divisione da parte del Pescara (la squadra dannunziana retrocesse racimolando la miseria di 22 punti ndc), e da alcune vicende societarie ancora non ben definite – leggasi le dimissioni da amministratore delegato da parte di Danilo Iannascoli, avvenuta a stagione in corso, il quale, tuttavia, continua a detenere una parte delle quote societarie, e l’allontanamento avvenuto proprio prima dei play off nei confronti del Direttore Sportivo, Giorgio Repetto – ci pare giusto e doveroso fare alcune riflessioni. Ma andiamo per ordine.

La serie A è un patrimonio di inestimabile valore, che va conservato con tutte le forze a disposizione, evitando di non ripetere, possibilmente, gli errori del passato, come quello di affidare la panchina ad un allenatore poco esperto – come successe 3 anni fa con il buon Giovannino Stroppa, al quale, e qui troviamo la seconda note dolente, fu affidata una squadra totalmente smantellata rispetto alla stagione precedente e composta da giocatori come Abbruscato, Celik, Vukusic  e Modesto, i quali hanno dimostrato qualche difficoltà di troppo quando si sono andati a misurare con i “giganti” della massima serie. Sarà d’uopo, quindi, costruire una squadra all’altezza della situazione, cercando di trattenere sulla panchina dei biancazzurri, uno degli artefici di questa promozione: il tecnico Massimo Oddo, giovane, ma che ha già dimostrato di non avere nulla da invidiare ai suoi colleghi più blasonati e “navigati”, così come le pietre miliari di questa stagione. E non ci riferiamo solo al bomber Gianluca Lapadula, per il quale sembra essersi scatenata una vera asta a colpi di milioni in tutta Europa, ma anche a Memushaj, vero faro del centrocampo abruzzese, insieme alla coppia formata da Benali e Caprari, capace di supportare nelle maniera migliore sulla trequarti il Re del goal Gianluca Lapadula nel modulo 4 – 3 – 2 – 1, il preferito da Massimo Oddo.

Per quel che riguarda le vicende societarie, qui la situazione si fa più delicata. L’ex amministratore delegato, Danilo Iannascoli, riuscirà a trovare un accordo con il presidente Sebastiani ( a proposito, complimenti a lui, il quale ha riportato il Pescara in serie A dopo 3 anni come aveva promesso), rientrando in società? In tutto questo contesto, che ruolo giocherà la GEA di Moggi Junior? Il Signor Victor Mesa, il quale detiene il 10% delle quote societarie, acquisterà altre quote come ipotizzato nei mesi scorsi? Realizzerà il suo progetto iniziale, vale a dire creare un triangolo di mercato tra Spagna, Uruguay ed Italia? La palla, da questo momento in poi, passa al Presidente Sebastiani…

CHRISTIAN BARISANI

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