L’ex Ischia, Nicola Mancino: ” Non ho mai affermato di non voler venire ad Ischia”

Nicola Mancino ex Ischia classe 84′ con un passato tra serie B e C1, era...

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Mancino

Nicola Mancino ex Ischia classe 84′ con un passato tra serie B e C1, era arrivato ad inizio stagione ad Ischia,nella gestione di mister Bitetto, come un vero colpo da 90. Insieme ai due attaccanti Kanoute e Fall aveva  dato vita a un tridente d’attacco chiamato “Kamafa “. L’ex Casertana, ha vestito la maglia gialloblù nella prima parte del campionato, prima di essere ceduto al Rimini, nel calciomercato di riparazione di gennaio. Proprio nella sessione invernale del calciomercato, la società opto per una rivoluzione cedendo giocatori come Orlando,Fall, Calamai fino ad arrivare a Izzillo e Patti in difesa. Una decisione quella della società di indebolire una squadra che era partita con il piglio giusto ad inizio stagione, con grandi prestazioni in campo ottenendo punti importanti, prima che incominciarono a subentrare i problemi economici, gli infortuni vari fino all’addio di mister Bittetto. Il fantasista è stato il vero protagonista della salvezza del Rimini siglando una doppietta personale, autore di una prestazione eccellente. Dopo la salvezza conquistata, con la maglia dei romagnoli,Mancino in un intervista rilasciata al portale di Tuttomercatoweb si è soffermato a parlare proprio della sua esperienza con la maglia dell’Ischia. L’ex Casertana è stato uno dei tanti giocatori accusati, ad inizio stagione di non voler trasferirsi ad Ischia. ” Intanto non ho mai affermato una cosa simile. E sarebbe anche assurdo perchè sono 15 anni che giro l’Italia con la mia famiglia. Io avrei solo voluto che si prendesse una decisione definitiva: restare a Napoli o trasferirsi direttamente ad Ischia. Invece si continuava a fare la spola,passando dagli allenamenti su un campo in erba, ad Ischia. Di sicuro i nostri muscoli non se ne potevano giovare. Infatti eravamo partiti anche bene,poi sono subentrati molti infortuni che hanno fatto perdere equilibro alla squadra. Però alla società devo riconoscere l’onestà nell’averci fatto presente tutti i suoi problemi, a gennaio. Si è optato per un certo ridimensionamento poi, a quel punto ognuno ha preso le sue decisioni personali”.

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