Accordo Ue-Turchia : “L’Europa non esiste più”

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Accordo Ue-Turchia, la vicepresidente del Parlamento greco: “L’Europa non esiste più”

Accordo Ue-Turchia – La ex ministro all’Immigrazione Tasia Christodoulopoulou attacca il trattato sui migranti: “Un’intesa trovata, ancora una volta, minacciando la Grecia”.

MILANO. “Un accordo sbagliato, che ancora una volta viene trovato minacciando la Grecia, dicendo: senza questo, tre milioni di persone vi invaderanno”. Tasia Christodoulopoulou è la vicepresidente del parlamento greco ed è stata ministro dell’Immigrazione del primo governo Tsipras. Esprime un punto di vista largamente condiviso dall’esecutivo di Atene rispetto al patto sui rifugiati siglato tra Ue e Turchia.

Cosa non funziona secondo lei in questo accordo?
“Innanzitutto nel parlamento europeo lo scontento è molto e il provvedimento non passerà. E come donna di sinistra sento l’esigenza di lavorare per garantire il rispetto dei diritti in Turchia”.

LA SCHEDA / I PUNTI DELL’ACCORDO

Ma perché non passerà?
“I grandi flussi dei rifugiati dalla Siria, l’Iraq, l’Afghanistan, non possono essere fermati finché continua la guerra, la violenza e la dissoluzione di questi paesi. Nessun accordo può impedire a queste persone di scappare dalle barbarie alla ricerca di un rifugio sicuro. Di conseguenza questo tipo di accordi possono avere solo risultati effimeri. Finché l’Ue tarda ad affrontare radicalmente la questione dei rifugiati, altrettanto saranno evidenti le sue debolezze e lo stallo della sua politica. Sarà esposta non solo a livello politico, ma anche a livello morale per la sua mancata volontà di gestire il dramma dei profughi”.

Tutti i paesi balcanici hanno chiuso le frontiere e migliaia di migranti verranno riportati in Grecia, finora la voce del vostro governo non sembra essere stata presa molto in considerazione…
“Questi paesi si comportano come l’avanguardia dell’Europa–fortezza, dell’Europa del declino politico e morale. Per giustificare la chiusura dei confini a volte richiamano il trattato di Schengen e a volte la sovranità nazionale, in violazione di tutte le leggi per i profughi. Naturalmente questa scelta della Ue non è compatibile con le posizioni del governo greco, il quale utilizza come arma la legalità internazionale ed europea, chiede una soluzione europea con responsabilità condivise, mentre la maggior parte dei paesi dell’Ue e dei Balcani rispecchiano il loro egoismo nazionale”.

L’Europa esiste ancora?
“L’Europa come l’avevamo conosciuto o sognato, non esiste più. Oggi è una replica della sua vecchia immagine. Codarda, vigliacca e incapace di affrontare i problemi del suo tempo. Questa Europa ci ferisce. L’unico valore dominante è il denaro e il profitto. L’umanesimo, la cultura, la democrazia, i diritti e la solidarietà, sono stati affondati nella borsa dei valori di questa Europa. La sua politica è caratterizzata dal cinismo e l’ipocrisia. Fino a quando questa politica continuerà, l’Europa unita perderà il suo significato e la sua utilità per le sue società ed i loro cittadini. L’estrema destra si rafforza e il futuro dell’Europa unita sembra estremamente nebuloso”.

Quanto sta costando economicamente alla Grecia la gestione dell’emergenza?
“Viviamo e stiamo affrontando contemporaneamente due crisi, una economica ed una dei profughi, e ci troviamo sull’orlo di una crisi umanitaria. La Banca Centrale di Grecia ha calcolato il costo a 600 milioni di euro per il 2016. Però ora che sono intrappolati un gran numero di rifugiati nel nostro paese i costi aumenteranno. Forse ci sarà bisogno di assistere un enorme numero di rifugiati, di accoglierli, offrire a loro alimenti, cure, il diritto di asilo o di ricongiungimento familiare, di proteggere i bambini e i minorenni non accompagnati in strutture moderne”.

Siete disposti a un accordo tacito, cioè che voi insieme alla Turchia facciate da argine all’esodo in cambio di aiuti economici?
“Siamo orgogliosi per le politiche che abbiamo seguito nel rispetto della legalità internazionale ed europea. Allo stesso tempo, siamo orgogliosi del grande movimento di solidarietà che si è sviluppato a favore dei rifugiati, sia in Grecia che in Europa. Queste lezioni di umanesimo e di solidarietà che abbiamo dato a tutta l’umanità non possiamo compensarle con nessun tipo di assistenza finanziaria”.

larepubblica / Accordo Ue-Turchia, la vicepresidente del Parlamento greco: “L’Europa non esiste più”  di MATTEO PUCCIARELLI

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