Oscar Narciso Gatelli: il 12enne bresciano che pilota gli elicotteri

Si chiama Oscar, vive a Brescia, ha 12 anni ed è già un pilota di...

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Si chiama Oscar, vive a Brescia, ha 12 anni ed è già un pilota di elicottero. Ha iniziato a volare quando faceva le elementari ereditando la passione dal papà. Oggi ha 100 ore di esperienza alla spalle e sogna di continuare: “Paura? No, è la cosa più divertente del mondo”.

A 12 anni pilota un elicottero: “Altro che la playstation”

Oscar vola, con l’istruttore, dalle elementari: “Paura? No, è la cosa più divertente del mondo”

 «Come funziona il ciclico? Mmm, è come il joystick della Playstation, solo che manovrarlo è molto più divertente». Difficile non credere (sulla parola) a Oscar, 12 anni e già 100 ore di volo in elicottero sulle spalle. D’altronde, con il ciclico si oscilla in cielo a bordo di un aeromobile, con il joystick al massimo si mima il movimento sul divano di casa.

La licenza  

Da oltre 3 anni, nel fine settimana, Oscar Gatelli, che vive a Concesio (Brescia) e studia alle medie delle Canossiane di Mompiano, si infila cuffie, occhiali da sole e tuta da volo verde militare, con la bandierina italiana cucita sul braccio, e sale a bordo del «suo» Robinson R22.

Può farlo, a soli 12 anni? «Sembrerà strano – spiega Iro Rovedatti, responsabile della scuola di volo Helispin di Valbrembo (Bergamo) e suo istruttore – ma in Italia si può guidare prima un elicottero che un’automobile». Prima ma, da soli, non certo a 12 anni. «Ovviamente no. A 16 si possono iniziare le lezioni teoriche e a 17 fare l’esame per la licenza da pilota – prosegue -. Oscar è il più giovane di tutti i nostri allievi. Saprebbe guidare da solo ma per l’età che ha non può: può farlo solo con l’istruttore a fianco, che ha i doppi comandi e interviene». Li chiamano voli promozionali – diversi da quelli turistici, in cui si sale a bordo come passeggeri – e servono a far conoscere l’elicottero con i suoi comandi a chi vuole imparare a volteggiare in cielo.

Le emozioni  

Oscar, figlio di un ex elicotterista militare, ha iniziato a 8 anni e mezzo. «Ci siamo alzati in volo e all’inizio stavamo bassi, 4-5 metri da terra – ricorda -. Poi l’istruttore mi ha chiesto se volevo salire o avevo paura. Paura? No, era bellissimo. Una sensazione che non so spiegare». Non la sa spiegare, ma la esprime con l’emozione della voce, né sente il bisogno di condividerla con gli amici. I compagni di classe l’hanno scoperto da un articolo sul «Giorno» che lo celebrava come il più giovane pilota di elicotteri. «Perché non lo sapevano? Non so, non ho pensato di raccontarlo».

Fiero di lui è il padre Giorgio – che ha lasciato l’esercito per stare più vicino alla famiglia e oggi fa l’avvocato – e probabilmente anche la madre, «che però ha un po’ paura quando volo». «Non è pericoloso – assicura il suo istruttore – è molto più rischioso andare in macchina da Bergamo a Milano». Durante i voli promozionali, Oscar ha anche partecipato alle operazioni di controllo del territorio che la scuola fa come protezione civile: «Segnaliamo alle forze dell’ordine eventuali incidenti o incendi, boschivi e nelle fabbriche, e controlliamo i corsi d’acqua».

I consigli  

Ma a che età iniziano a volare i bambini? «Si può dagli 8-10 anni – spiegano dalla scuola – anche se giovani come Oscar non ne abbiamo mai avuti. Ha una passione mai vista e vorrebbe sempre volare, ma gli spieghiamo che a volte non si può, perché magari c’è nebbia o vento, e la sicurezza viene prima di tutto. È meglio essere a terra e sognare di essere in volo che viceversa».

«Paura? Non ne ho mai avuta» sorride Oscar spiegando le differenze fra gli strumenti a bordo: il ciclico (per i movimenti avanti/indietro e destra/sinistra), il collettivo (su e giù) e la pedaliera per il rotore di coda, tutti comandi che manovra insieme all’istruttore. Gli elicotteri ama guidarli solo nella realtà, non nei videogiochi: «Non mi piace la Play, meglio le cose vere». E un giorno spera di poterlo fare per lavoro, seguendo i consigli di papà: «La prima cosa che gli ho insegnato? Che il bravo pilota non è quello che fa evoluzioni ma quello che arriva alla pensione ».

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