Gli Usa: “Basta raid russi in Siria” o finiranno i rapporti

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Ultimatum di Washington a Mosca sulla Siria. A formularlo è il segretario di Stato americano John Kerry: “Fermate i raid aerei o finiranno i rapporti”. L’intento Usa è spingere la Russia a bloccare il sostegno all’offensiva di Assad contro la città di Aleppo.

L’ultimatum di Kerry alla Russia: “Fermate i raid o fine dei rapporti”

Il Segretario di Stato al ministro degli Esteri Lavrov: agite immediatamente. E Ban Ki moon avverte: “Gli attacchi agli ospedali sono crimini di guerra”

NEW YORK – Gli Stati Uniti minacciano di interrompere le comunicazioni con la Russia sulla Siria, mentre il segretario generale dell’Onu Ban Ki moon accusa apertamente di «crimini di guerra» chi sta usando le armi più distruttive per colpire anche gli ospedali.

Il capo della diplomazia americana, John Kerry, ha parlato ieri al telefono con il ministro degli Esteri di Mosca Sergei Lavrov, per la prima volta dopo l’ultimo incontro che avevano avuto venerdì a New York. Il segretario di Stato ha informato il collega che Washington è pronta ad interrompere qualunque tipo di interazione sulla Siria, se il Cremlino non farà «passi immediati» per fermare l’offensiva su Aleppo e ristabilire la tregua che era stata negoziata il 9 settembre scorso. Il suo portavoce Kirby ha aggiunto: «Sta alla Russia la responsabilità di fermare questo assalto e consentire l’accesso degli aiuti umanitari ad Aleppo, e alle altre aree che ne hanno bisogno».

Kerry ha espresso anche «grave preoccupazione» per gli attacchi contro gli ospedali e altre strutture civili: «Il segretario ha chiarito che gli Stati Uniti e i loro partner considerano la Russia responsabile di questa situazione, incluso l’uso di bombe incendiarie e anti bunker in un ambiente urbano, una drastica escalation che mette i civili a grande rischio».

Le accuse dell’Onu  

Quasi nelle stesse ore, parlando al Consiglio di Sicurezza, il segretario generale dell’Onu ha in sostanza accusato Siria e Russia di commettere crimini di guerra: «Siamo chiari. Coloro che usano armi sempre più distruttive sanno esattamente cosa stanno facendo. Sanno che stanno commettendo crimini di guerra». Ban ha aggiunto: «Immaginate la distruzione. Persone con gli arti mutilati. Bambini in terribile dolore senza alcun conforto. Immaginate un macello. Questo è peggio».

Ban non ha citato direttamente il regime siriano o il suo alleato russo, ma è noto chi sta conducendo l’offensiva, che ha colpito anche i due principali ospedali nella zona di Aleppo controllata dai ribelli: «La legge internazionale – ha aggiunto Ban – è chiara: gli operatori sanitari, le strutture e i trasporti devono essere protetti. I feriti e i malati – civili e combattenti allo stesso modo – devono essere risparmiati».

L’intesa raggiunta da Usa e Russia a Ginevra prevedeva sette giorni di cessate il fuoco, e poi la creazione di un «Joint Implementation Center» per applicare la tregua, che però è saltata quasi subito. Gli americani stanno aiutando gli oppositori, per evitare la caduta completa di Aleppo, ma premono su Mosca perché ritengono che stia guidando l’offensiva e abbia il potere assoluto di fermare Assad.

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